Jafar Panahi è libero. Il grande regista iraniano, che aveva annunciato proprio due giorni fa lo sciopero della fame, è stato liberato dal regime iraniano.
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Jafar Panahi è da sempre un sostenitore della libertà d’espressione nel proprio paese, ragione per cui fu arrestato per la prima volta nel 2010 e alla fine dello stesso anno condannato a sei anni di carcere, con l’ulteriore proibizione di fare film per i successivi 20 anni.
Panahi ha sempre aggirato quest’ultima parte della sentenza, girando le sue opere in totale clandestinità e facendole uscire dal paese nelle maniere più disparate. Dopo essere stato messo arresti domiciliari nel 2011 per finire di scontare la sua pena, il regista è stato nuovamente arrestato nel luglio del 2022, mentre andava in tribunale per sostenere la causa di un altro regista arrestato dal regime di Teheran, Mohammad Rasoulof.
Durante la 79 Mostra del cinema di Venezia la comunità cinematografica internazionale si è mobilitata per sostenere i colleghi in carcere in Iran.
L’ultimo film di Jafar Panahi, Gli orsi non esistono, era in concorso proprio a Venezia 79, dove ha vinto il premio speciale della giuria.
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La notizia della sua scarcerazione è arrivata assolutamente inaspettata e la foto di Panah Panahi che la documenta è bellissima.
La prima reazione ufficiale è arrivata dai direttori della Berlinale, Carlo Chatrian e Mariëtte Rissenbeek, che hanno rilasciato la seguente dichiarazione:
“We were very concerned for the health of Jafar Panahi and are now very glad that he has finally been released”.
“Siamo molto preoccupati per la salute di Jafar Panahi e siamo molto felici che sia stato finalmente liberato”
