In che modo l’intelligenza artificiale può essere utilizzata nelle produzioni cinematografiche e televisive? L’IA è più una minaccia per la creatività o un vero strumento di supporto? Nella seconda giornata di Audio-Visual Producers Summit, in programma fino a mercoledì 12 giugno nell’Altafiumara Resort di Villa San Giovanni, si è tenuto il panel “Nuove Frontiere della Tecnologia. L’impatto pratico dell’Intelligenza Artificiale sulle produzioni AV: contratti, creatività e business”. Nell’incontro sono stati mostrati gli ultimi sviluppi di Sora, nuova applicazione della società di intelligenza artificiale OpenAI, in grado di creare scene complesse attraverso la tecnologia e produrre qualità e fotorealismo per il cinema fino a 1080 pixel, come un alieno che cammina naturalmente lungo le strade di New York.
L’IA è una tecnologia all’avanguardia che sta sicuramente rimodellando e rivoluzionando il panorama della produzione cinematografica e televisiva. Ma quanto preoccupa i professionisti del mondo dell’audiovisivo? Lo sceneggiatore, e membro di Wga (Writers Guild of America), John August, ha spiegato: «Un anno fa avremmo detto che era impossibile utilizzare l’intelligenza artificiale. Oggi è cambiato tutto. «Durante gli scioperi in America ci sono state delle trattative con gli Studios al riguardo. Sceneggiatori, così come registi, attori, professionisti di effetti speciali si chiedono: verremo sostituiti da questi strumenti?».
In Italia c’è già chi sta usando l’IA per creare film e spettacoli dal vivo. «Un anno fa, agli albori di Sora, mi sono avvicinato all’intelligenza artificiale per capire come usarla – ha raccontato Stefano Salvati Ceo di Daimon Film – Lavorando con il regista Francesco Siro Brigiano, ho compreso le potenzialità dell’IA. Insieme abbiamo realizzato uno spettacolo teatrale sulla storia degli 883 con Mauro Repetto sul palco e un ater ego virtuale di Repetto e uno di Max Pezzali in video. Avvicinandomi all’IA ho capito che è il nostro futuro. Dobbiamo adeguarci tutti a questa nuova tecnologia».
Brigiano, che ha realizzato anche un tribute film su La Divina Commedia con la voce narrante di Vittorio Gassman, ha aggiunto: «Abbiamo la possibilità di creare una nuova visione di immagini e video, una svolta per chi ama raccontare storie. Nell’IA vedo solo aspetti positivi, e anche di comunicazione tra le maestranze del cinema».
Damien Viel, Chief Digital & Marketing Officer di Banijay Group, ha concluso: «Le persone ancora oggi sono terrorizzate dall’intelligenza artificiale. Dobbiamo sicuramente ripensare al modo in cui utilizzare questa tecnologia, anche come opportunità di business, per poter massimizzare i ricavi delle società. Bisogna essere trasparenti e flessibili nell’usare l’intelligenza artificiale».