Sostanzialmente confermate le voci e le anticipazioni dei soliti ben informati che avevano pronosticato premi ai film di Trier, Herzi, Panahi, Mendonça, Dardenne, Bi Gan, Laxe e Schillinski, annunciati di ritorno sulla Croisette, come accade spesso per chi debba poi salire sul palco a ritirare un premio… anche se negli annali della manifestazione resterà la vittoria della Palma d’Oro del Festival di Cannes 2025 da parte dell’iraniano Jafar Panahi con il suo It Was Just an Accident (Yek tasādof-e sāde). Un premio che festeggiano tutti, per il valore particolare della presenza del regista sessantaquattrenne, che dopo quattordici anni ha avuto di nuovo il permesso di uscire dal suo Paese solo nell’aprile del 2023 (e che sette anni fa non aveva potuto accompagnare il precedente Tre volti).
“Il film nasce da un sentimento di resistenza, di sopravvivenza, assolutamente necessario oggi – ha detto la presidente della giuria Juliette Binoche, spiegando la scelta del film. – È molto umano e politico allo stesso tempo, perché proviene da un Paese complicato. Quando abbiamo visto il film, ci ha colpito“.
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A meno di tre ore dall’annuncio, sulla Croisette era circolata una lista comprendente i suddetti cineasti, dalla quale restava purtroppo escluso l’italiano Fuori, di Mario Martone. In effetti, non considerato dalla giuria. Una delusione contenuta, quanto meno prevista, considerato che il film aveva raccolto la media più bassa nei pagellini della critica internazionale e dopo che anche il palmares dell’Un Certain Regard aveva assegnato la vittoria al La misteriosa mirada del flamenco di Diego Céspedes, vanificando le speranze tricolori di Le città di pianura e Testa o croce?.
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L’apprezzamento per il film del franco-spagnolo Óliver Laxe e il grande apprezzamento per il Resurrection del cinese Bi Gan (premiato comunque con il Prix Spécial), sono le due conferme più gradite, soprattutto per i tanti appassionati conquistati dai due titoli e dal Sentimental Value di Joachim Trier. Sicuramente tra le cose migliori viste in questa edizione, insieme al brasiliano O agente secreto – protagonista di una doppietta importante – o il francese La Petite Dernière di Hafsia Herzi (della Miglior Attrice di quest’anno), senza trascurare la sempre gradita presenza di due habituè come i fratelli Jean-Pierre e Luc Dardenne, a Cannes con il nuovo Jeunes Mères, miglior sceneggiatura.
La Palma d’Oro e i premi del Festival di Cannes 2025:
Palma d’Oro: It Was Just an Accident (Yek tasādof-e sāde) di Jafar Panahi
Grand Prix: Sentimental Value (Affeksjonsverdi) di Joachim Trier
Director: Kleber Mendonça Filho, O agente secreto
Actor: Wagner Moura, O agente secreto
Miglior Attrice: Nadia Melliti, La Petite Dernière
Jury Prize: Sirât di Óliver Laxe
ex aequo: In die Sonne schauen (Sound of Falling) di Mascha Schilinski
Special Award (Prix Spécial): Kuángyě shídài (Resurrection) di Bi Gan
Miglior Sceneggiatura: Jeunes Mères di Jean-Pierre e Luc Dardenne
Gli altri premi:
Camera d’Or: The President’s Cake di Hasan Hadi
Camera d’Or Special Mention: My Father’s Shadow di Akinola Davies Jr.
Short Film Palme d’Or: I’m Glad You’re Dead Now di Tawfeek Barhom
Short Film Special Mention: Ali di Adnan Al Rajeev
Golden Eye Documentary Prize: Imago di Déni Oumar Pitsaev
Golden Eye Special Jury Prize: The Six Billion Dollar Man di Eugene Jarecki
Queer Palm: La Petite Dernière di Hafsia Heerzi
Palme Dog: Panda in Ástin sem eftir er (The Love That Remains)
FIPRESCI Award (Competition): O agente secreto di Kleber Mendonça Filho
FIPRESCI Award (Un Certain Regard): Urchin di Harris Dickinson
FIPRESCI Award (Parallel Sections): Planètes (Dandelion’s Odyssey) di Momoko Seto