Zombieland: Doppio colpo, l’horror comedy intelligente con un cast di star

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Zombieland Double Tap Usa, 2019 Regia Ruben Fleischer Interpreti Emma Stone, Woody Harrelson, Jesse Eisenberg, Abigail Breslin, Zoey Deutch, Rosario Dawson, Bill Murray, Avan Jogia, Dan Aykroyd, Thomas Middleditch, Luke Wilson Durata 1h e 39′ Distribuzione Columbia Pictures

Al cinema dal 14 novembre 2019

LA STORIA – Accomodatisi nientemeno che alla ex Casa Bianca, Columbus, Tallahassee, Wichita e Little Rock giocano a fare la famiglia felice (“Buon Natale, piccolina! Cosa vorresti da babbo?”, “Vorrei tanto che la piantassi di chiamarmi piccolina!”). Intanto nella vastità del mondo devastato gli zombies si sono evoluti. Come li hanno ribattezzati loro: ci sono gli Homer (completamente stolidi), gli Hawking (quelli astuti) e persino i Ninja (quelli che combattono furiosamente).

Un giorno l’inquieta ado Little Rock si imbatte in uno studente hippie di nome Berkeley tutto chitarra e pacifismo e decise di seguirlo verso una sorta di oasi di love and peace sperduta chissà dove. Gli altri tre, preoccupatissimi, si lanciano all’inseguimento, temendo il peggio.

A loro si aggrega Madison, una bionda barbie che si intrufola nel rapporto tra Columbus e Wichita (Madison: “Ho dimenticato la regola della cintura”; Wichita: “Oh, quindi lei conosce le regole?”; Columbus: “Gliene ho dette solo un paio”; “Madison: “Ce ne sono altre?”; Wichita, fulminandola con lo sguardo: “Sei tenera! Mi piaci da pazzi!”). Intanto le mandrie di zombies si moltiplicano…

L’OPINIONE – Dieci anni dopo il fortunato (in patria, perché da noi è uscito solo in Dvd) Benvenuti a Zombieland, il sequel seppur tardivo non sembra aver smarrito la verve e la spumeggiante vena satirico goliardica del primo. Come in un videogioco rinforzato è aumentata la difficoltà di macellare i morti viventi (c’è anche un “modello” battezzato T-800 in onore di Terminator), ma inalterata (o quasi) è rimasta la capacità di sparare gag (verbali) a 360 gradi facendo autoironia contro la scemotta (anti)cultura che ha allegramente intossicato le varie generazioni americane.

Qui l’horror disperato alla Walking Dead c’entra poco (anche se viene citato), è piuttosto un misto sit comedy-fanta-action che ha come progenitore il bitannico e ormai lontano L’alba dei morti dementi. Il regista Ruben Fleischer che tra i due Zombieland e altro ha infilato anche un gangster movie citazionista e ambizioso come Gangster Squad, è intelligente abbastanza da non limitarsi a riciclare la formula, alternando humour con l’action da pop corn movie.

E gli attori, alcuni dei quali nel frattempo han percorso ottima carriera (non solo Woody Harrelson, ma soprattutto Emma Stone, Abigail Breslin e Jesse Eisenberg) si divertono moltissimo a recitare nei toni della classica commedia hollywoodiana con in mano fucili a pompa e machete. Al “casino” contribuiscono anche new entry azzeccate, come Rosario Dawson, fan di Elvis, Luke Wilson tipo sosia allo specchio, più Bill Murray e Dan Akroyd in un divertentissimo sketch “a parte”, come i cialtroni ma non troppo film demenziali dei tardi anni ’70 che li avevano visti spesso protagonisti.