I film del giorno: L’arminuta / Passing

IN QUESTA PAGINA:

  • Tutto sul film di Giuseppe Bonito, “L’arminuta”
  • Tutto sul film di Rebecca Hall, “Passing”

 

L’ARMINUTA

Italia, Svizzera, 2021, Regia Giuseppe Bonito Cast Sofia Fiore, Carlotta De Leonardis, Vanessa Scalera, Fabrizio Ferracane, Elena Lietti, Andrea Fuorto Durata 110’ 

A tutti è capitato almeno una volta di sentirsi estranei in casa propria. E se quella sensazione diventasse realtà? Se ci ritrovassimo improvvisamente in una famiglia diversa, in una casa diversa, con una quotidianità diversa che qualcuno ci obbliga a fare nostra? In questo caso saremmo anche noi “l’Arminuta”. È questo il titolo del film di Giuseppe Bonito, presentato nella Selezione Ufficiale alla Festa del Cinema di Roma e tratto dall’omonimo romanzo bestseller di Donatella Di Pietrantonio vincitore del Premio Campiello 2017.

Il termine dialettale “arminuta” può essere tradotto in la “restituita” o la “ritornata”, anche se non è proprio il significato preciso di questo termine di origine abruzzese che va più nel profondo e descrive un rientro controvoglia nella famiglia d’origine, una radice espiantata e che forzatamente viene rimessa in una terra che non è la sua a cui fatica ad abituarsi.

La storia è ambientata nell’estate del 1975. Una ragazzina di tredici anni, della quale non sapremo mai il nome, viene restituita alla famiglia cui non sapeva di appartenere. All’improvviso perde tutto della sua vita precedente: una casa confortevole, le amiche piú care, l’affetto esclusivo riservato a chi è figlia unica. Si ritrova con cinque fratelli in un mondo nuovo, opposto a quello che conosceva. Dalla città di mare al paese dell’entroterra, dalla modernità all’arcaicità, dal benessere borghese alla povertà rurale, dall’italiano corretto al dialetto stretto.

Il film racconta un anno di vita di questa ragazzina alle soglie dell’adolescenza, che non saprà mai né perché sia stata data via da neonata, né perché sia stata restituita. In sottofondo le musiche di Giuliano Taviani & Carmelo Travia che avevano collaborato con il regista Giuseppe Bonito anche per le musiche di Figli. Il cast del film include Sofia Fiore, Carlotta De Leonardis, Vanessa Scalera, Fabrizio Ferracane, Elena Lietti.

Come ha affermato il regista stesso, “L’Arminuta affronta una delle paure più profonde di ogni individuo, quella di perdere le persone dalle quali dipende la propria felicità”.

Maria Teresa Squillaci

 

PASSING

Stati Uniti 2021 Regia Rebecca Hall, Interpreti Tessa Thompson, Ruth Negga, André Holland, Bill Camp, Gbenga Akinnagbe, Antoinette Crowe-Legacy, Alexander Skarsgård, Durata 98’

Passing, esordio alla sceneggiatura e alla regia dell’attrice Rebecca Hall (la Vicky di Vicky Cristina Barcelona), è l’adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo dell’autrice americana Nella Larsen, pubblicato per la prima volta nel 1929 e ambientato nel quartiere di Harlem a New York negli anni ’20. La storia è incentrata sulla riunione casuale di due amiche d’infanzia, Clare Kendry (Ruth Negga) e Irene Redfield (Tessa Thompson) e il titolo si riferisce alla pratica del “passaggio razziale”. In quell’epoca, mentre si afferma il movimento culturale afroamericano denominato Rinascimento di Harlem, Irene Redfield e Clare Kendry, donne di colore, sono riuscite a farsi passare per bianche. Quando le due s’incontrano Irene, pur con una certa riluttanza, fa entrare in casa sua Clare, che si attira rapidamente le simpatie del marito, della famiglia e dell’intera cerchia sociale di Irene. Mentre le vite delle due donne si intrecciano sempre più strettamente, Irene si rende conto che Clare sta portando scompiglio nel suo mondo, tra ossessioni, rimozioni e bugie.

Rebecca Hall, donna bianca britannica, ha rivelato di avere un inaspettato legame famigliare con il tema del romanzo, che all’epoca era stato definito come “la tragica storia di una bella mulatta dalla pelle chiara che passa per bianca nell’alta società”, spiegando «mia madre è di Detroit e suo padre era afroamericano, ma è passato per bianco tutta la vita. Non è che questa cosa mi fosse stata esattamente nascosta, semplicemente in famiglia non se ne parlava mai. Quando sono cresciuta, parlando con mia madre le chiedevo se potessimo parlare delle sue origini, ma lei non sempre rispondeva. Così, leggendo il libro, tutto è andato al suo posto perché, ovviamente, è esattamente quello che ha fatto mio nonno per la sua famiglia e la vita dei suoi figli».

Parlando del suo personaggio Ruth Negga dice invece «Clare ha stuzzicato la mia curiosità: ero per metà innamorata e per metà inorridita da lei. Mi ha sbalordito la temerarietà che mostra nel rivelare la sua verità ed essere se stessa, essere “troppo”, cosa di cui molte donne sono accusate, specialmente se sono di colore».

Oscar Cosulich

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