IN QUESTA PAGINA:
- Prayers for the stolen di Tatiana Huezo
- The Justice of Bunny King di Gaysorn Thavat
- Corpo a Corpo il documentario di Maria Iovine
Prayers for the stolen
Messico, Germania 2021 Regia Tatiana Huezo Interpreti Mayra Batalla, Norma Pablo, Olivia Lagunas Durata 110’
Noche de Fuego (questo il titolo originale del film tratto dal romanzo di Jennifer Clement) è il primo lungometraggio di finzione della messicana Tatiana Huezo, già autrice di pregevoli corti e documentari. Il film è un dramma che racconta la vita in una città in guerra vista attraverso gli occhi di tre giovani ragazze in cammino verso l’adolescenza: oneste, coraggiose e consapevoli del proprio tempo, le giovani protagoniste mettono al centro della loro esistenza temi radicali, pieni di speranza e capaci di reggere il confronto con la più assurda brutalità del mondo adulto
The Justice of Bunny King
Nuova Zelanda 2021 Regia Gaysorn Thavat, Interpreti Essie Davis, Thomasin McKenzie, Durata 101’
Dopo le regie del corto Brave Donkey (2009) e di un paio di episodi nelle serie televisive Fresh Eggs e The Gulf, Gaysorn Thavat, scrive e dirige questo dramma sulla complessità dei legami familiari che solleva riflessioni sulla vita e sui possibili modi di stare al mondo. La storia narra di una madre che si rifiuta di fare marcia indietro da un sistema che le si oppone. L’incontro tra Bunny (Essie Davis) e sua nipote Tonyah (Thomasin Mckenzie), permette alla regista neozelandese di esplorare argomenti e situazioni sulla struggente esperienza del vivere.
Corpo a corpo
Italia 2021 Regia Maria Iovine, Documentario con Veronica Yoko Plebani, Durata 73’
La prima regia della montatrice Maria Iovine racconta la lotta di Veronica Yoko Plebani, atleta della nazionale paralimpica di Triathlon. A 25 anni ha nel cuore un sogno: le Olimpiadi di Tokyo 2020. Ne aveva solo 15 quando una meningite batterica l’ha trascinata per mesi in una lotta fra la vita e la morte che le ha restituito un corpo segnato per sempre. Laureanda in Scienze Politiche con una tesi sui diritti delle atlete, è Ambasciatrice di accettazione indiscussa del corpo, con migliaia di followers da Instagram alle copertine dei giornali. Posa, anche nuda, per fotografi di fama internazionale frantumando ogni canone di bellezza. Corpo a Corpo è il ritratto di un’atleta, ma soprattutto di una giovane donna che non si è fermata di fronte ai suoi limiti. È l’emancipazione inconsapevole della femminilità che esclude il giudizio, che non conosce normalità, o diversità. È una storia interrotta ancora una volta. A 15 anni è arrivato un batterio a guastare i piani di Veronica. A un passo dalle Paralimpiadi di Tokyo 2020, al quarto posto tra tutte le atlete al mondo nella sua specialità, è sopraggiunto un virus. Ma lei ha un piano per reagire conscia che, come afferma, «Il corpo è un tempio meraviglioso a prescindere dalle sue cicatrici, anzi proprio in virtù di esse» e il suo corpo ha continuato a mostrarlo e lo sport a praticarlo.
