Undici progetti finalisti si sono contesi il podio di “Pitch Me! 2024” il concorso di Cartoons On The Bay dedicato ai progetti di animazione prodotti dai giovani talenti, quest’anno sponsorizzato da Toon Boom e Wacom.
La giuria, composta da Agnès Bizzaro (Cartoon Springboard), Sara Cabras (Rai Kids) e Elena Capparelli (Rai Play e Digital) ha assegnato il primo premio al film Zilìa, soggetto e regia di Marialuisa Fiori, Sara Cuperlo, Licia Fiorentini, Chiara Musa, Mariana Califano.
Una storia che intreccia la famiglia alla salvaguardia dell’ambiente, vede protagonista Zilìa che deve salvare l’isola di Marigosa e le persone che ama dalla furia del mare che lei stessa ha scatenato. Non le restano che due scelte: sprofondare nei suoi abissi o imparare a navigarli. “L’ impatto visivo dell’opera è molto forte – questa la motivazione per il premio della giuria – Si tratta di una storia di maturità, un viaggio di vita in cui la protagonista deve accettare di lasciare la sua isola. È una storia familiare molto coinvolgente con elementi naturali come i suoni della balena, dei venti e del mare. Una storia poetica con temi molto forti e diversi fra loro”.
Il secondo posto è andato al progetto NightShift (soggetto di Ivana Murianni, regia di Mauro Landriscina) “per aver – si legge nella motivazione della giuria – un potenziale multipiattaforma molto forte, con una tematica che riguarda tutti”. Racconta di “Q” un dipendente di una grande multinazionale che non ha una vita al di fuori del lavoro. L’unica gioia è il suo impiego stabile, che viene meno quando un’ondata di licenziamenti si abbatte sull’impresa nonostante tutto l’impegno profuso, la dedizione nei confronti del lavoro e le nottate passate tra gli straordinari. Sono stati proprio questi ultimi i momenti più felici di Q perché, al calar del sole, il suo ufficio si trasforma in una dimensione molto meno noiosa di quella ordinaria: l’Overufficio, popolato da creature magiche e da bizzarre trasfigurazioni dei suoi colleghi più stacanovisti.
Al terzo posto il titolo “La Mamma di Mario Papà” definito dalla giuria “una storia urgente da raccontare con una tecnica unica che mescola realtà e immaginazione”. Soggetto e regia di Karen Di Porto “La Mamma di Mario Papà” è un documentario animato che ha come protagonista Mario, figlio di genitori deportati ad Auschwitz dopo la retata del 16 ottobre 1943 a Roma e salvatosi per miracolo, quel giorno, a soli due anni e mezzo. La voce narrante è dello stesso Mario e passa dal bambino che era all’anziano che è oggi mentre condivide la sua storia di vita e il suo rapporto con il ricordo.