La mostra: Stefano Bessoni. Stop-motion e altre scienze inesatte

È un viaggio nel perturbante mondo della stop-motion la mostra di Stefano Bessoni a Cartoons on the bay 2024. Regista cinematografico, scrittore, illustratore e animatore, Bessoni è appassionato di entomologia, anatomia, fiabe e storia della scienza e affonda la sua poetica nel concetto di wunderkammer. Dopo i lungometraggi Frammenti di scienze inesatte, Imago Mortis e Krokodyle, ha cominciato a raccontare le sue storie con i libri illustrati e si è avvicinato al cinema di animazione stop-motion, rimanendone folgorato. I suoi maggiori punti di riferimento sono Peter Greenaway e Jan Švankmajer. 

Per l’artista la stop-motion è l’anima nera dell’animazione sia per i temi che sconfinano spesso nel gotico e nel misterioso, sia per l’uso di materiali per la creazione dei burattini, come ossa, stracci e oggetti recuperati dalle soffitte. 

Tra film, burattini e illustrazioni, la mostra “Stefano Bessoni. Stop-motion e altre scienze inesatte” è dedicata ai lavori di animazione dell’artista, a partire dal film Krokodyle (2011), il cui protagonista Kaspar Toporski è un giovane filmaker, ossessionato dai coccodrilli, che trascorre le sue giornate disegnando, scrivendo ed inventando un suo mondo immaginario. In esposizione anche le illustrazioni e i burattini dei personaggi dei libri Canti della Forca (2013), Pinocchio (2014) e Le Scienze inesatte (2017-2019): una confraternita di assassini e truffatori, ma anche di innocenti, il circo di ambigui personaggi che ruotano intorno a Pinocchio, l’illustratore Giona, la restauratrice Rebecca, il piccolo spettro di Rachel, l’omuncolo Theo, tutti insieme danno vita all’immaginario macabro, e a tratti grottesco, di Stefano Bessoni.

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