Ispirato alla figura del leggendario ciclista italiano, La bicicletta di Bartali è il film di animazione diretto da Enrico Paolantonio su una sceneggiatura di Marco Beretta e Israel Cesare Moscati, già autori di Un cielo stellato sopra il ghetto di Roma (2021) di Giulio Base. Il film di animazione riporta ai valori di quella solidarietà sportiva capace di superare le barriere tra nazioni e le divisioni tra popoli e culture differenti, a volte anche in lotta tra loro.
La bicicletta di Bartali è intessuto attorno all’eccezionale attività svolta dal ciclista, due volte vincitore del Tour de France (1938 e 1948), in favore delle vittime dell’Olocausto durante la Seconda guerra mondiale. Gino Bartali, dichiarato poi “Giusto tra le nazioni” dall’Ente nazionale per la Memoria della Shoah, salvò molte vite di ebrei durante l’occupazione nazista in Italia nascondendo i loro documenti nella sua bicicletta.
La bicicletta di Bartali, trama
In Medio Oriente due giovani ragazzi appartenenti a comunità rivali sono uniti dal loro comune amore per il ciclismo. David è un giovane ciclista ebreo israeliano, Ibrahim è un ragazzo musulmano israeliano della squadra avversaria. I due sognano di vincere un campionato di ciclismo. La bicicletta di Bartali, sessant’anni dopo essere stata lo strumento con cui il ciclista italiano salvò le vite di molti ebrei dallo sterminio nazista, diventa un simbolo per David, che accetta la sfida di battersi in un campionato di ciclismo insieme al suo amico arabo Ibrahim, violando le regole ma facendo trionfare la pace e la tolleranza tra le loro comunità.