Quentin Blake vince il Pulcinella Career Award e si racconta al Cartoons

Per aver colorato il nostro mondo con inesausta fantasia, sempre tenendo fede al suo ruolo di ambasciatore di Survival International, movimento mondiale per i diritti dei popoli indigeni, convinto, come ha dichiarato, che ‘le nostre vite possano essere arricchite molto più dall’esistenza di altri stili di vita, piuttosto che dalla diffusione del nostro modo di vivere su tutta la superficie terrestre’“, con questa motivazione l’illustratore Quentin Blake riceve il Pulcinella Career Award al 29° Cartoons on the Bay.

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Autore del manifesto di questa edizione del Festival dell’animazione, Sir Quentin Blake (Sidcup, 1932), è uno dei più grandi autori contemporanei per l’infanzia. Disegnatore, illustratore e scrittore, ha attraversato con la sua opera numerose generazioni di lettori. Ha disegnato più di 300 libri vendendo nel mondo oltre 45 milioni di copie. Il successo internazionale più grande gli è arrivato dalla collaborazione, cominciata nel 1978, con lo scrittore Roald Dahl per le illustrazioni dei suoi romanzi e racconti più famosi.

Parlando di Dahl, Blake ha detto: “Ciò che scriveva assomigliava a ciò che io disegnavo, nell’uso simile che facevamo della comicità e dell’esagerazione. Lui scriveva di questo coccodrillo con centinaia di denti, mentre i coccodrilli veri hanno un dente ogni tanto. E io disegnavo coccodrilli con occhi malvagi, colorati con tinte forti“.

Blake ha firmato oltre trecento titoli, illustrando testi di Russell Hoban, Joan Aiken, Michael Rosen, John Masefield, Ellen Blance e Bianca Pitzorno, senza dimenticare gli oltre trenta libri di cui lui stesso ha curato sia testi che immagini.

Al Cartoons on the Bay intervistato dal giornalista Oscar Cosulich Blake ha ripercorso la sua carriera nata semplicemente dalla sua passione per il disegno con il forte desiderio di esprimersi sin dagli inizi, quando collaborava con una rivista scolastica. Non furono poche le lettere di rifiuto che ricevette da diversi editori, ma alla fine circa 75 anni fa riuscì a pubblicare un disegno.

Amante della poesia di certi paesaggi particolari, come le paludi, se non fosse diventato un disegnatore Blake racconta con un certo divertimento che forse avrebbe fatto l’insegnante o meglio ancora l’attore. “Non sono molto bravo a ricordare le battute – dice l’illustratore – È questo il problema. Ma per me disegnare, intendo illustrare, è come recitare in realtà: ci si immedesima nel personaggio“. Infine, ha discusso della sua collaborazione con Roald Dahl, sottolineando l’importanza dei disegni nei suoi libri e il loro entusiasmo condiviso per l’illustrazione.

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