Al via INCONTRI #12: modelli da ripensare e nuove realtà all’orizzonte

Tornano al Kurhaus di Merano gli INCONTRI di IDM Film Commission Südtirol – Alto Adige: scambi, approfondimenti, dibattiti tra i professionisti del comparto audiovisivo per mettere a fuoco le trasformazioni più rilevanti del settore, scoprire progetti, favorire collaborazioni. In un’edizione, la dodicesima (dal 29 al 31 marzo), che intende tra le altre cose fare i conti con il difficile quadro economico del momento attuale e le sue ripercussioni sull’industria filmica.

Less is more (“meno è meglio”) è non a caso il motto che informa la prima mattinata di conferenze il 30 marzo, dove ci si interroga su Che fare quando il boom dello streaming è finito. Un tema che sarà sviscerato dialogando con Andrea Scrosati, Direttore operativo e Amministratore delegato per l’Europa continentale di Fremantle, e poi attraverso una discussione insieme a Carlotta Calori, managing partner di Indigo Film, la sceneggiatrice e showrunner Kristin Derfler, Gudny Hummelvoll (Amministratrice delegata di Hummerfilm e Presidente di European Producers Club) e Giulia Casavecchia, Direttrice vendite di True Colours Glorious Films.

A inaugurare la giornata, dopo i saluti introduttivi di Erwin Hinteregger e Birgit Oberkofler (rispettivamente Amministratore delegato e Responsabile Film Fund e Commission di IDM), sarà invece la conversazione con Simone Gattoni, produttore per Kavac Film.

Il pomeriggio del 30 ci addentreremo nei progetti usciti dall’11ma edizione del laboratorio creativo di RACCONTI: Idda di Irene Dionisio, The Lost Summer di João Nuno Pinto e Confusia di Cecilia Bozza Wolf. A seguire, il focus sulle co-produzioni di quest’anno, con i riflettori puntati sulla MENA, la regione del mondo che abbraccia Medio Oriente e Africa Settentrionale. In particolare, avremo modo di conoscere meglio alcune strutture, personalità e prospettive di Palestina, Tunisia, Egitto, Emirati Arabi Uniti e Libano.

Interverranno per l’occasione Hanna Atallah, fondatore di Palestine Film Lab, Marianne Khoury, produttrice di Misr International Films e fondatrice di Dashur Residence, i registi Amjad Abu Alala (anche produttore con la sua Station Films) e Amal Ramsis (a rappresentare Klaketa Árabe e la Women Filmmakers’ Caravan, da lei fondate) e il produttore Georges Schourcair (Abbout Productions). Moderano Ayman El Amir (produttore e script consultant di Felucca Films) e Vincenzo Bugno (Responsabile del World Cinema Fund alla Berlinale e Direttore del Bolzano Film Festival).

La seconda e ultima giornata di conferenze, il 31 marzo, porrà invece all’attenzione uno specifico sistema di finanziamento alle produzioni contemporanee, quello austriaco. Ad illustrarlo troveremo Alexander Dumreicher-Ivanceanu, Amministratore delegato di Amour Fou Film e Presidente del comparto Filme e Musica presso la Camera di Commercio Austriaca, e Werner Zappe dell’Austrian Film Institute, per cui guida il programma di finanziamento ÖFI+.

Nella stessa mattinata, per addentrarsi in alcuni concreti casi di applicazione di questo modello, verranno prese in esame due produzioni, l’acclamato lungometraggio Le otto montagne e la serie tv School of Champions. Per il primo prenderà la parola l’Amministratore delegato di Wildside Mario Gianani, per la seconda ci si confronterà con Sarah Born, Managing partner di Catpics, John Lueftner, Managing partner di Superfilm, e lo sceneggiatore e showrunner Samuel Schultschik.

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