I relatori di oggi: da Simone Gattoni e Andrea Scrosati alla delegazione MENA

Un produttore già a suo tempo considerato da Variety fra i più promettenti di quelli selezionati a Cannes 2019 (confermando in seguito le aspettative) e un altro ormai tra i più influenti della nostra attuale industria cinematografica sono i due nomi che aprono gli INCONTRI del 30 marzo. Parliamo, rispettivamente, di Simone Gattoni e Andrea Scrosati.

Il primo si forma nel segno del cinema di Marco Bellocchio, producendo a ventiquattro anni alcuni corti del grande cineasta, fra cui quello da cui nascerà il lungometraggio Sangue del mio sangue (2015). Il sodalizio tra i due prosegue e, con la romana Kavac Film, Gattoni co-produce anche Il traditore (2019), in concorso a Cannes e pluripremiato nel mondo (trionfatore ai David di Donatello 2020), il doc autobiografico Marx può aspettare (2021), la serie tv sul caso Moro Esterno notte (vincitrice agli EFA) e il dramma storico sul caso Mortara La conversione, in arrivo prossimamente.

Tra gli altri importanti filmmaker con cui lavora il produttore ci sono poi Abel Ferrara (con Tommaso, 2020), Francesca Comencini (in lavorazione il suo Prima la vita, poi il cinema) e Gianni Amelio con il corto Passatempo (2019) e il recente Il signore delle formiche, in gara a Venezia 2022. Contestualmente però Gattoni ha puntato anche su autori emergenti, come Nicola Sorcinelli con Milosc e Adriano Valerio con Pantera, entrambi in produzione. E nel futuro prossimo vedremo Sorelle di Nana Neul, Samad di Marco Santarelli e Racconto di un certo Oriente di Marcelo Gomes.

«Crediamo nel rapporto esclusivo con i grandi protagonisti, che da noi trovano condizioni ideali per lavorare: siamo il luogo in cui sanno di poter raccontare senza pregiudizi sul formato. Perché ci sono storie che devono essere narrate in 90 o 120 minuti, e altre che hanno bisogno di più spazio, e diventano serie di qualità». Così aveva dichiarato a Ciak Andrea Scrosati, Direttore operativo e Amministratore delegato per l’Europa continentale di Fremantle, in occasione dell’ultima Mostra del Cinema di Venezia, dominata dai film prodotti dalla società (che afferisce al gruppo tedesco Berteslmann e include Wildside, The Apartment e Lux Vide). Titoli come Bones and All di Luca Guadagnino (Gran Premio della Giuria al Lido), L’immensità di Emanuele Crialese, Siccità di Paolo Virzì e The Eternal Daughter di Joanna Hogg. Prima ancora, un altro Gran Premio a Venezia per È stata la mano di Dio di Paolo Sorrentino (anche candidato all’Oscar) e il Premio della Giuria a Cannes per Le otto montagne di Felix van Groeningen e Charlotte Vandermeersch.

Nella scuderia di Wildside/Fremantle ci sono anche alcune delle serie italiane più note degli ultimi anni, come We Are Who We Are (2020) di Guadagnino e L’amica geniale (2018), dai best-seller di Elena Ferrante. Tra le più recenti, Il Re con Luca Zingaretti, Bang Bang Baby  e The Good Mothers, premiata all’ultima Berlinale. Prima ancora, Scrosati era stato dirigente di Sky, realizzando show di grande successo come Gomorra – La serie, dal libro omonimo di Roberto Saviano, The Young Pope di Paolo Sorrentino, X-Factor e Masterchef.

Il dibattito mattutino di INCONTRI vedrà poi l’apporto di altri protagonisti dell’attuale panorama creativo-produttivo. Fra questi, Carlotta Calori, co-fondatrice e managing partner di Indigo Film, con cui ha prodotto molti lungometraggi di Paolo Sorrentino, incluso il Premio della Giuria a Cannes Il divo (2008) e il Premio Oscar La grande bellezza (2013), nonché i recenti Qui rido io di Mario Martone, Lovely Boy di Francesco Lettieri e Ti mangio il cuore di Pippo Mezzapesa. Senza dimenticare le serie, come Corpo libero e The Bad Guy (in collaborazione con Amazon).

Nella stessa occasione interverranno la sceneggiatrice e showrunner Kristin Derfler, nata a Vienna e cresciuta ad Amburgo, candidata ai Grimme Award 2012 per il film-tv Es ist nicht vorbei e vincitrice del German Television Award 2018 per la serie Brüder. Tra le sue ultime fatiche, Tator Dead Heart e Two Sides of the Abyss.

Presenti inoltre l’Amministratrice delegata di Hummerfilm e Presidente di European Producers Club Gudny Hummelvoll (nel suo curriculum Lilyhammer, Occupied e Beforeigners, la prima serie norvegese prodotta da HBO) e Giulia Casavecchia, Direttrice vendite di True Colours Glorious Films, compagnia fondata nel 2015 con cui ha portato nel mondo due dei maggiori titoli italiani dello scorso anno, Nostalgia di Mario Martone e La stranezza di Roberto Andò, proseguendo quest’anno con Il primo giorno della mia vita Paolo Genovese, cui seguirà Lubo di Giorgio Diritti.

Il pomeriggio sarà il turno dei filmmaker e produttori del focus sulle co-produzioni della regione nordafricana e mediorientale (MENA). Fra gli ospiti Hanna Atallah, fondatore nel 2014 di Filmlab Palestine, organizzazione non profit con sede a Ramallah, volta a promuovere la cultura cinematografica e lo scambio delle relative competenze in Palestina, creando locale e internazionale di professionisti palestinesi. Con lui anche l’egiziana Marianne Khoury, già storica collaboratrice del regista Youssef Chahine, produttrice per Misr International Films e fondatrice di Dashur Residence, vantando all’attivo oltre 30 film pluripremiati, fra cui il recente Let’s Talk, vincitore nel 2019 del Premio del Pubblico al Cairo International Film Festival.

Presenti inoltre i registi Amjad Abu Alala e Amal Ramsis. Il primo, sudanese, ha già diretto numerosi cortometraggi tra cui Teena, Coffee and Oranges, Feather of the Birds e Studio, (supervisionato da Abbas Kiarostami), nonché dal 2014 nello staff del Sudan Independent Film Festival. Il suo film del 2019 You Will Die at 20  ha vinto il Leone del futuro alla 76ma Mostra del Cinema di Venezia. Con la sua società Station Films è attualmente impegnato a produrre nuovi lungometraggi  di registi sudanesi.

Dal canto suo Amal Ramsis, egiziana formatasi a Madrid, ha fondato nel 2007  al Cairo la società Klaketa Árabe, con cui l’anno seguente ha lanciato la Women Filmmakers’ Caravan, che tra workshop, proiezioni, master e altre attività punta a costituire una rete di filmmaker egiziane e del mondo arabo. Ha poi dato vita dieci anni or sono al Cairo International Women’s Film Festival. Tra i suoi lavori, You Come From Far Away (2018), Drums (2021) e I Love You, I Hate You (2021).

Completa la rosa degli ospiti il produttore libanese Georges Schourcair, fondatore e amministratore delegato di Abbout Productions (attiva dal 1998), tra i cui titoli figurano Costa Brava, Lebanon di Mounia Akl, The Sea Ahead di Ely Dagher, Memory Box di Joana Hadjithomas e Khalil Joreige e il doc We Are From There di Wissam Tanios. Schourcair è anche co-fondatore di MC Distribution, fondatore di Schorcut Films e vicepresidente di Metropolis Art Cinema. A condurre il focus ci saranno Ayman El Amir, produttore e script consultant di Felucca Films, e Vincenzo Bugno, Responsabile del World Cinema Fund alla Berlinale e Direttore del Bolzano Film Festival Bozen, nonché, dal 2019, curatore del Torino Film Lab/Feature Lab.

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