Un anno di nuovi progetti per IDM Film Commission

Gli ultimi mesi hanno visto IDM Film Commission Südtirol – Alto Adige, organizzatrice della dodicesima edizione di INCONTRI, impegnata su diversi fronti locali e internazionali. Dodici i progetti selezionati per il finanziamento dalla prima call del 2023, per un totale di circa 77 giorni di riprese sul territorio altoatesino col coinvolgimento delle professionalità e aziende di servizi locali (sia sul set che durante la post-produzione) e mantenendo sempre il protocollo di sostenibilità ambientale “Green shooting”.

Fra i titoli sostenuti nella fase di produzione c’è anche il nuovo film di Maura Delpero (dopo l’apprezzato Maternal) Vermiglio o la sposa di montagna, prodotto da Cinedora e Charades. La storia è quella di tre sorelle in un piccolo paese nell’Italia della Seconda Guerra Mondiale. La romana Bizef Produzione e l’austriaca Lieblingsfilm Österreich producono invece il thriller paranormale Vertigine nera di Gianfranco Soldi, sul tentativo da parte di tre scalatori di raggiungere una vetta seguendo le orme degli alpinisti Boldrini e Jugovic misteriosamente scomparsi. Scelto da IDM anche la tragicommedia italo-lussemburghese Mariangraben di Eileen Byrne (prodotta dall’Albonia Film di Bolazno con SAMSA Film).

Quattro poi i documentari usciti dalla call: Grand-Popo di Nino Escudeiro, Leben mit den Bären di Andreas Pichler, Stilfserjochstraße – Dokumentation di Hans Hofer e Undine di Felix Rier. I cortometraggi sono invece Wolkenfabrik  di Hannes Lang e Una notte di Alessio Vasarin. Sostenuti poi in fase di pre-produzione la serie Artist di Lorenz Klapfer, prodotta dall’altoatesina TGM Media Group, Ramses, nuovo lungometraggio di Abu Bakr Shawky dopo Yomeddine (in concorso a Cannes) e Idda di Irene Dioniso, uno dei lavori usciti dall’undicesima edizione del laboratorio RACCONTI e che sarà presentato al pubblico della nuova edizione di INCONTRI giovedì 30 marzo.

Il 2022 si era invece concluso con la terza e ultima call dell’anno, vinta da altri cinque lungometraggi, due documentari e due corti. Incluso il nuovo film di Silvio Soldini Le assaggiatrici (prodotto da Lumière & Co. in coproduzione con Tarantola), dal libro omonimo di Rosella Postorino (Premio Campiello 2018), su sceneggiatura di Cristina Comencini (con Ilarian Macchia e Giulia Calenda), ispirandosi alla vera vicenda delle donne scelte dalle SS per assaggiare i pasti di Hitler e prevenire potenziali avvelenamenti. Attorno all’incontro tra Levi Strauss e Jacob Davis nel 1853 ruota invece Call Me Levi, mentre Polvo Seran di Carlos Marques-Marcet (co-produzione che coinvolge l’italiana Kino Film) racconta, in chiave di dramedy musicale, il rapporto tra la figlia di Charlie Chaplin, Geraldine, e sua madre Oona.

Finanziati anche i doc Wasserstoff Global di Andreas Pichler e Healing Images di Andrea Deaglio, nonché il fantastico Cowboy di Lisa Maria Kerschbaumer (emerso alla nona edizione del laboratorio di IDM RACCONTI), Wolf di Nancy Camaldo e i corti Choices & Changes di Miriam Muraca e Nura di Lorenz Klapfer. Lo scorso autunno ha poi finito di girare in Alto Adige anche il pluripremiato cineasta Giorgio Diritti, col suo film Lubo, che vede proprio IDM fra i sostenitori. Il regista de Il vento fa il suo giro, L’uomo che verrà e Volevo nascondermi racconta stavolta, a partire dal romanzo Il seminatore di Mario Cavatore, una storia che ci riporta alla tragedia dei rapimenti di bambini jenisch nella Svizzera degli anni ’30, con cui il governo puntava ad estirpare la cultura nomade. Lo vedremo a metà 2023.

Il nuovo anno ha poi visto la prèmiere alla Berlinale del lungometraggio ucraino Do You Love Me? di Tonia Noyabrova, già vincitore del Premio per la post-produzione IDM Film Commission Südtirol & Cine Chromatix Italy nell’ambito del progetto Ukrainian Films Now, ospitato a Cannes 2022 per sostenere il cinema del Paese invaso dalla Russia. Il lavoro di Noyabrova, realizzato in partnership con la Svezia, è stato co-finanziato da IDM con 20.000 euro.

Sempre a Berlino IDM ha preso parte all’European Film Market presso l’Italian Pavilion del Martin Gropius Bau e all’EWA – European Women’s Audiovisual Network Get Together “TIME TO DELIVER ON GENDER EQUALITY IN THE SECTOR!”, parlando di questioni legate ai diritti delle donne sul lavoro e presentando al pubblico il laboratorio di RACCONTI. La delegazione composta dai produttori altoatesini Tobias Gruber, Debora Nischler e Alessio Vasarin era inoltre presente agli incontri del Berlinale Visitors Program.

Il 21 e 22 aprile prossimi, l’appuntamento è invece al Bolzano Film Festival Bozen, dove sfileranno i quattro film selezionati per l’ottava edizione di FINAL TOUCH, del Fondo altoatesino per il cinema di IDM del festival bolzanino, che supportano nella post-produzione i progetti scelti, offrendo loro anche suggerimenti per la futura distribuzione. I titoli di quest’anno sono i lungometraggi Wiesenwood di Jannis Alexander Kiefer e Unspoken di Piotr J. Lewandowski e i documentari Souvenirs of War di Georg Zeller e Refugee Girls di Loenardo Cinieri.

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