Vulcani, famiglie divise e black comedy sudtirolesi: i progetti di RACCONTI #11

Quella di RACCONTI, il laboratorio di IDM Film Commission Südtirol – Alto Adige, è ormai una «piccola ma potente comunità di registi e produttori», come ha detto la Direttrice creativa Angelica Cantisani, introducendo, durante la sessione pomeridiana di INCONTRI del 30 marzo, i tre progetti usciti dall’undicesima edizione dell’iniziativa (tuttora aperta la call della dodicesima annata). E sono stati gli stessi autori, annunciati dalla script consultant Ester Andyalosy, a presentare i loro lavori al Kurhaus di Merano per cercare possibili co-finanziatori. Parliamo in particolare di Idda, The Last Summer e Confusia.

Il primo, illustrato dalla regista e co-sceneggiatrice Irene Dionisio e dal produttore Giovanni Pompili, è un dramma che prende le mosse dalla processione di Sant’Agata a Catania. Protagoniste, specifica la filmmaker, due amiche «vicine, ma molto diverse», che decidono di raggiungere la cima del vulcano Idda. Un luogo associato nell’immaginario locale a «un ventre», al materno, per un viaggio che metterà a dura prova il loro legame. Il film, rielaborando motivi autobiografici dell’autrice, mostra in più di un senso «un’ascensione», sottolinea Dionisio, vincitrice proprio con questo progetto della prima call di IDM del 2023 per il sostegno alla pre-produzione. «Ho incontrato Irene a Venezia, e sono stato ammaliato dalla maturità del suo sguardo», ha aggiunto Pompili, invitando possibili co-produttori a «raggiungere la cima del vulcano con noi».

La sceneggiatrice e regista Fernanda Polacow ha invece descritto il suo The Last Summer, affiancata dalla produttrice Andreia Nunes (Wonder Maria Filmes): in una regione calda e particolarmente arida durante l’estate, una famiglia si appresta a vendere la propria grande, vecchia fattoria, ma un evento imprevisto impatterà drammaticamente sulle loro vite. «Questo progetto è molto vicino al mio cuore», confessa Polacow: «Sono cresciuta in una fattoria che è stata fonte di molta gioia per la mia famiglia, ma anche di molti conflitti». A rendere tanto più interessante questo lavoro, che ha trovato le sue location in Portogallo e dove non manca una riflessione sul nodo dei cambiamenti climatici, lo scomporsi della narrazione in tre differenti punti di vista, rappresentanti altrettante donne della famiglia che vivono in maniera diversa la prospettiva della vendita. L’obiettivo, ha annunciato Nunes, è di iniziare le riprese in autunno.

Infine, la regista e co-sceneggiatrice Cecilia Bozza Wolf e il co-produttore Roberto Cavallini ci hanno offerto un primo assaggio della black comedy Confusia, finanziata dalla Abolina Film di Bolzano e ambientata nel Sud Tirolo (una prima versione dello script è attesa per giugno). Protagoniste le “Salamandra Sister”, tre drag-queen realmente esistenti (la filmmaker non è nuova alla collaborazione con attori non professionisti). Calate però in una storia di finzione che le vedrà, tra le alter cose, ricattate da un contadino e coinvolte in misteriose morti. Insomma, dobbiamo aspettarci «dark humour e situazioni rocambolesche», dichiara Bozza Wolf, cui l’ispirazione è venuta dall’incontro, anni addietro, con le tre protagoniste: «Mi sono immediatamente innamorata di loro e ho cominciato a filmarle». Un lavoro, spiega a sua volta Cavallini, che ci mostrerà il «lato oscuro» di luoghi apparentemente idilliaci, ricordandoci di come «la famiglia non si basi sul sangue ma sull’amore».

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