Sono state le primissime immagini della nuova stagione stagione de I Cesaroni – Il ritorno ad aprire ufficialmente, sabato 21 giugno, l’Italian Global Series Festival, la rassegna di Rimini e Riccione dedicata alla serialità italiana e internazionale ideata da APA con la direzione artistica di Marco Spagnoli. Sul palco, i protagonisti storici della serie cult di Canale 5, affiancati da nuove entry, hanno raccontato l’evoluzione del progetto e anticipato ciò che attende il pubblico nella reunion tanto attesa, che arriva ben undici anni dopo la fine della messa in onda originale.
Quella de I Cesaroni con Claudio Amendola è stata solo la prima delle tante tappe di un programma ricco di anteprime, ospiti internazionali e premiazioni che segnano il debutto del festival. Dopo l’anteprima italiana di Hype, la serie di Fabio Mollo e Domenico Croce ambientata nella periferia di Milano e dedicato alla scena rap, domenica il pubblico ha avuto un primo assaggio della vocazione internazionale della rassegna con la presentazione di Maria: The Unknow Callas, ambiziosa serie greca di grande successo nel Paese natale della celebre soprano, in arrivo prossimamente anche in Italia con protagonista Cleopatra Eleftheriadou. Durante l’incontro, la regista ha colto l’occasione per commentare criticamente la Maria interpretata da Angelina Jolie nel film presentato a Venezia 81.
IN QUESTA PAGINA:
- I Cesaroni – Il ritorno
- Al via l’Italian Global Series Festival: Rimini e Riccione capitali della (nuova) serialità
Il ritorno de I Cesaroni, Amendola: “Fassari ci è vicino. Sofia Ricci e Mastronardi? Sono volute andare via loro”
La nuova stagione della serie cult Mediaset apre il festival dedicato alla serialità
«Un pezzo di storia della televisione italiana da non rovinare» ma soprattutto da omaggiare con qualcosa «di onesto, rispettoso e bello». Nasce così in casa Mediaset l’idea di riportare in TV dopo oltre dieci anni di assenza una delle famiglie più seguite di sempre, quella de I Cesaroni, un evento attesissimo del quale abbiamo assistito ad un primo grande assaggio nella giornata d’apertura dell’Italian Global Series Festival.
Del ritorno de I Cesaroni si è parlato come di un omaggio alle origini e a un momento in cui la serie fu una vera «deflagrazione nella TV italiana», capace di diventare un brand di Canale 5, studiato nelle università, discusso dai critici e amatissimo dal pubblico. E proprio da un ascolto attivo con il pubblico è nata l’idea di ridargli nuova vita: «I fan ci hanno scritto per anni, ci hanno mandato idee e perfino sceneggiature» ha raccontato Verdiana Bixio, presidente di Publispei e figlia di Carlo Bixio, primo storico produttore della serie. «Le abbiamo lette, perché anche se fare lo sceneggiatore è un mestiere, il “sentiment” del pubblico è fondamentale». E così, quando Claudio Amendola le ha detto «Aripiamose Roma», è iniziato un lavoro lungo e appassionato, a cominciare dal lavoro di soggetto di serie e sceneggiatura, durato oltre un anno. La paura di «toccare un mostro sacro» e riportare in vita una serie entrata così a fondo nel cuore del pubblico italiano ha spaventato anche Daniele Cesarano, Head of Drama di Mediaset, che si è convinto ad andare avanti quando Amendola è diventato il centro creativo del racconto: «Ci siamo detti che era il momento giusto per fare un reboot con una grande consapevolezza: fare un progetto che tenesse fede allo spirito originale, senza tradirlo».
Amendola ha definito I Cesaroni «il lavoro più divertente mai fatto in tutta la sua vita», motivo per cui non ha esitato a rimettersi subito a lavoro: «Da tantissimi anni cerco di fare solo le cose in cui mi diverto; ho smesso di fare lavori dove ci si annoia e ci si stanca troppo. Sono diventato regista di fiction perché non ne potevo più dei registi di fiction. Appena ho avuto il potere contrattuale per impormi, l’ho fatto. E questa è la verità». E continua: «Mi vanto di essere tra le persone che conoscono meglio I Cesaroni e quindi di essere la persona giusta per portare in porto questa meravigliosa nave, che fino adesso sta navigando su un mare calmo, senza nessuna difficoltà se non quella di smettere di ridere in scena».

Nel cast, che quest’anno si è impreziosito di importanti new entry come Ricky Memphis, Lucia Ocone e Marta Filippi, insieme ai veterani Matteo Branciamore, Ludovico Fremont, Federico Russo e Elda Alvigini, impossibile non citare l’assenza di Antonello Fassari, storico fratello Cesaroni, scomparso quest’anno nel pieno della preparazione: «Sapete benissimo che abbiamo un vuoto enorme. Fino all’ultimo abbiamo sperato che Antonello potesse essere con noi, ma purtroppo… non è stato così. Però abbiamo la certezza di sentirlo vicino. Anzi, vicinissimo. Il primo giorno che siamo entrati in bottiglieria, ci siamo sentiti accompagnati da una presenza dolce e meravigliosa». Anche “salvifica” come racconta poco dopo, quando sul set lui, Lucia Ocone e Ricky Memphis hanno rischiato la di fare un bruttissimo incidente in macchina: «Ricky è stato bravo a frenare, io a scattare… ma secondo me, è stato Antonello a salvarci. Su questo non ho dubbi».
Se di Fassari si è parlato con estrema commozione, di tutt’altro tono sono state le parole riservate agli attori che hanno volontariamente deciso di lasciare i Cesaroni anni fa, e che per ovvie ragioni, non torneranno nella nuova serie: Elena Sofia Ricci, Max Tortora e Alessandra Mastronardi. «Mettiamo un punto una volta per tutte a questa cosa» ha detto Amendola nel confrontarsi all’ennesima domanda sul tema: «La Mastronardi era già uscita, Tortora pure, quindi non è che nella sesta stagione li abbiamo mandati via noi. Nessuno è stato fatto fuori per scelta nostra, a cominciare dalla signora Ricci. A un certo punto, e anche giustamente, gli attori decidono che una serie non li soddisfa più, che il personaggio è arrivato al capolinea. E noi che dobbiamo fare? Trattenere la gente per il colletto? No, li abbiamo salutati e augurato loro buon viaggio» E aggiunge, senza edulcorare la polemica: «Sono stati loro a dirci “arrivederci e grazie”. E adesso? “Rifanno i Cesaroni? Sto a casa da un po’… forse è il caso che torno a farlo.” Eh no. Noi siamo contenti di chi è rimasto, di chi ha sempre riconosciuto il valore di questa serie, che per tanti non è stata solo lavoro, ma anche famiglia». La conclusione, non lascia spazio all’interpretazione: «Porte aperte per chi porta, chi non porta, parta pure».
Al via l’Italian Global Series Festival: Rimini e Riccione capitali della (nuova) serialità
La Riviera Romagnola è pronta trasformarsi in una «Cannes della fiction» con l’Italian Global Series Festival, il nuovo appuntamento di richiamo delle serie tv, ideato e organizzato da APA Associazione Produttori Audiovisivi, con il supporto del Ministero della Cultura della SIAE e di AGIS e la direzione artistica di Marco Spagnoli in programma dal 21 al 28 giugno tra Rimini e Riccione. Nato come erede delle dieci edizioni del Roma Fiction Fest (terminato nel 2016), l’IGSF nasce con l’obiettivo «di presentare, in maniera ancor più innovativa, modalità di fruizione, linguaggi e contenuti» oltre che cercare di «diventare un grande evento internazionale in grado di competere nel panorama dei grandi festival internazionali e richiamare l’attenzione del mondo sul nostro paese». Otto giorni in cui a farla da protagonisti saranno artisti e produzioni dall’Italia e dall’estero, insieme alle proiezioni dei titoli più attesi, premiazioni e incontri.
Il concorso internazionale del Festival prevede 28 serie e tre sezioni − Drama, Comedy e Limited Series − con l’assegnazione per ciascuna sezione dei premi Miglior titolo, Miglior attore e attrice protagonisti, Miglior Creatore e/o Regista assegnati da diverse giurie presiedute da Bille August (Giuria Limited Series, con Alan Gasmer, Deborah Davis, Riccardo Scamarcio, Barbara Abel), Cristina Comencini (giuria Drama, con Francesco Centorame, Clive Standen, Debi Mazar, Margherita Mazzucco) e Paolo Genovese (Giuria Comedy con Iris Peynado, Gorka Otxoa, Antonio e Marco Manetti, Andrea Guerra e Constance Jamet). Nel corso della serata d’apertura e chiusura a Rimini verranno consegnati gli Excellence Award a Carlo Verdone ed Elena Sofia Ricci; premiate anche le attrici internazionali Evangeline Lilly, grande protagonista di serie come Lost, l’attore Kevin Spacey, l’attrice Adjoa Andoh star di Bridgerton, l’attrice di Bollywood Jacqueline Fernandez, l’attrice turca Özge Gürel e l’attore Can Yaman. Nel corso della serata d’apertura e chiusura a Rimini verranno consegnati anche i Premi Maximo Fiction Italiana Edita.
Verranno consegnati anche due premi collaterali: il Nastro D’argento Speciale dal Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici presieduto da Laura Delli Colli a una grande coproduzione internazionale presente all’interno del Festival e il Premio De Sanctis all’audiovisivo che sarà consegnato dal Presidente Francesco De Sanctis. All’interno del programma è stato annunciato anche un focus sul racconto seriale del femminile, “Straordinarie – le donne raccontate dalla serialità”, a cura di Carlo Chatrian, Direttore del Museo del Cinema di Torino. La madrina del festival è l’attrice Caterina De Angelis, volto promettente nel panorama dell’audiovisivo italiano, visto di recente nella serie Vita da Carlo e nel film Volare, debutto alla regia di sua mamma, Margherita Buy.
Tante le anteprime che si vedranno durante il Festival a partire da Too Much, la nuova serie di Lena Dunham dal 10 luglio su Netflix, di cui saranno proiettati i primi due episodi e dalla proiezione speciale del primo episodio della terza stagione di Squid Game. Prime Video porterà la proiezione di alcuni episodi della seconda stagione di Pesci piccoli, Un’agenzia. Molte idee. Poco budget, alla presenza di Ciro Priello e Fabio Balsamo dei The Jackal. Altro evento atteso dal grande pubblico è la reunion de I Cesaroni, serie prodotta da Publispei e distribuita da Mediaset che ha aperto ufficialmente il Festival sabato e domenica con due incontri e la proiezione di una clip in anteprima.
Tra gli Showcase al Palariccione verrà presentato il Sandokan di Jan Maria Michelini e Nicola Abbatangelo, interpretato da Can Yaman e con Alessandro Preziosi nel ruolo di Yanez, prodotto da Lux Vide e in collaborazione con Rai Fiction, L’altro ispettore, una coproduzione Anele-Rai Fiction; Balene – Amiche per sempre, una coproduzione Fast Film – Rai Fiction e Cuori – Stagione 3, una coproduzione Rai Fiction – Aurora TV Banijay.
Particolarità del festival sarà la sezione Straordinarie che costituisce un viaggio nel racconto seriale del femminile attraverso donne dimenticate o giudicate in modo semplicistico come Miss Austen, Maria – The Unknown Callas, Marie Antoinette. Verrà presentata la serie Vikings, alla presenza dell’attrice Katheryn Winnick, interprete del personaggio di Lagertha, o ancora la serie L’arte della gioia, di Valeria Golino. Ci saranno anche alcune prestigiose interviste come quella al regista Marco Bellocchio che converserà con Alberto Barbera, direttore della Mostra del Cinema di Venezia. Michele Placido si intratterrà con Giulio Base, direttore del Torino Film Festival. Piera Detassis, presidente del David, dialogherà con Valeria Golino e la presidente del Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani Laura Delli Colli intervisterà Luisa Ranieri, protagonista della nuova serie di Rai Fiction La preside che racconta la vicenda di Eugenia Canfora, dirigente scolastica dell’Istituto superiore tecnico Francesco Morano di Caivano vicino Napoli.
Due le Masterclass: una sulla sceneggiatura televisiva con lo sceneggiatore, regista e produttore Mark Gatiss, vincitore di un Emmy e creatore delle serie Doctor Who e Sherlock. E l’altra con una delle più emblematiche figure del panorama produttivo mondiale, Steven Moffat, creatore e sceneggiatore di Douglas is Cancelled, che terrà una lezione magistrale insieme alla moglie, la produttrice Sue Vertue.