Domenica 1 Settembre 2020

Film in gara oggi: “Wife of a Spy”

Regista prolifico ed eclettico Kiyoshi Kurosawa. Nella sua carriera, ormai quarantacinquennale, ha attraversato tanti generi e formati diversi. Ha spaziato con grande scioltezza dall’horror al poliziesco, passando per il dramma familiare e il melò con tratti sovrannaturali. Una spy story in costume mancava ancora all’appello, ma anche questa casella è stata adesso riempita. 1940, Satoko Fukuhara è la moglie del commerciante Yusaku. Quest’ultimo ha intrapreso un viaggio da Kobe verso la Manciuria in cerca di nuovi affari. Ma durante il suo soggiorno sarà testimone di un accadimento di portata nazionale, che potrebbe sconvolgere l’equilibrio del paese, oltre che la sua vita e quella della consorte. E questo non è l’unico segreto che Yusaku porterà a casa.

Wife of a Spy è, come i suoi protagonisti, un film dalle molte vite. Nasce infatti come film per la televisione, girato con camere digitali a 8k, ed è andato in onda lo scorso 6 giugno in Giappone sulla rete NHK. Poco più di un mese dopo la messa in onda, il 20 luglio, è uscito il primo albo di un manga tratto dal film, disegnato da Masamumi Kakizaki, già autore di alcuni cult del fumetto giapponese come Green Blood e Bestiarius. E adesso, una versione cinematografica, in concorso alla 77ma Mostra del cinema di Venezia e poi nei cinema giapponesi dal 16 ottobre.

La coppia protagonista è interpretata da due stelle del Sol Levante. Satoko ha le fattezze di Yū Aoi, attrice e cantante con una carriera quasi ventennale, entrata nel mondo dello show business nipponico appena quindicenne. Ha avuto uno straordinario successo grazie alla trilogia cinematografica tratta dal manga Kenshin Samurai Vagabondo ed è stata la protagonista di Tokio Ghoul, anche questo tratto dall’omonimo manga.

Issey Takahashi è una star della televisione giapponese, ha un curriculum impressionante, ma per i cinefili più nerd la cosa che conta di più è che sia stato il numero 4 degli 88 folli agli ordini di O-Ren Ishii nel dittico tarantiniano di Kill Bill. E, in effetti, è una cosa di cui si può essere piuttosto orgogliosi.

Kiyoshi Kurosawa non è nuovo al melodramma, né tantomeno alle audaci commistioni tra generi. Ma Wife of a Spy è forse la prima vera occasione per lui di cimentarsi in una forma cinematografica squisitamente classica. Più che una sfida, un esercizio, a cui forse molti registi dovrebbero dedicarsi ogni tanto, per ricordare che l’evoluzione del linguaggio cinematografico non può mai prescindere dalle origini.

SUPAI NO TSUMA/WIFE OF A SPY
Giappone, 2020 Regia Kiyoshi Kurosawa Interpreti Yu Aoi, Issey Takahashi Durata 116′

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