Domenica 1 Settembre 2020

Il Caso: “City Hall”

Frederick Wiseman a 90 anni continua a essere uno dei registi più moderni del mondo, oltre che un artista di rara lucidità. Queste quattro ore e mezza di celebrazione della res publica di Boston, città modello retta dal sindaco democratico Marty Walsh, 53 anni e altra faccia dell’America contemporanea alla mercé di Trump.

Wiseman questo paese “migliore” lo racconta nei suoi documentari con semplicità e perizia, trasmettendo con una calma olimpica le passioni che racconta. Perché di quello parla City Hall, della passione che si può mettere nel creare un mondo migliore. Un discorso che il regista porta avanti da tempo, raccontando la bellezza attraverso La Danse, l’arte (National Gallery), l’amore per i libri e la cultura (Ex Libris) ma anche la quotidianità di una piccola comunità che ha ben presenti i valori fondanti della vita comune (Il bellissimo Monrovia, Indiana) o un micromondo universale come la palestra di Boxing Gym.

Wiseman osserva la realtà e la filma, cogliendone l’essenza nella sua forma più pura. Un film come City Hall è importantissimo al giorno d’oggi, perché documenta una normalità che invece viene scambiata per eccezionalità dal mondo reale, ma non da un uomo che ha ben chiaro cosa vuol dire vivere in un mondo migliore.

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