Domenica 1 Settembre 2020

L’intervento

Se sul Red Carpet ci fosse l’accredito

Corre voce che Matteo Salvini sia sbarcato a Venezia «per vedere un bel film italiano». Deve essere vero perché siti e giornali lo hanno sparato come la notizia del giorno. Forse sotto casa di Salvini le sale non hanno ancora riaperto, oppure programmano solo film americani; o forse al Capitano, più che sedersi in sala, premeva percorrere il red carpet. A poca distanza da lui, peraltro, c’erano il ministro piddino agli Affari Regionali Francesco Boccia e la sua compagna Nunzia Di Girolamo, già Forza Italia. Si può capirli, così fan tutti: una passerella rosso shooting ormai non si nega a nessuno. Mentre Oliver Stone formato proustiano presenta la sua recherche sulla Riva Corinto e alla Casa degli autori passano nuovi talenti di mezzo mondo, sul tappeto rosso sfilano ben altri calibri: Diodato proveniente dall’Ariston (ma anche dal trionfo musical-cinematografico nei David e ai Nastri d’argento), Marracash ed Elodie direttamente da Amici, la De Girolamo direttamente da Ballando con le stelle, e poi Georgina Rodriguez con il cartellino del prezzo dell’abito, Giulia De Lellis, Cecilia Rodriguez… Va bene mescolare alto e basso, ma l’alto dov’è?  

Modesta proposta. Per accedere alle proiezioni noi comuni mortali dobbiamo farci misurare la febbre, essere perquisiti, mostrare gli accrediti e scaricare i biglietti elettronici una decina di volte al giorno. Perché non istituire un accredito anche per accedere al red carpet? Unico requisito: avere avuto a che fare con il cinema, quello vero, almeno una volta nella vita. Il Festival di Sanremo e Temptation Island non bastano. Per i fan di Madalina e Cecilia si faccia piuttosto un tappetino a parte, su ordinazione dei follower. Questa Mostra sta facendo i salti mortali per riportare il cinema al centro del gusto e della presenza, mai come quest’anno è importante mettersi al servizio del cinema, non mettere il cinema al proprio servizio. Diamo al Festival quello che è del festival, e al tappeto quello che è dei tappezzieri. 

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