Film in gara: Competencia Oficial

Mariano Cohn e Gaston Dupret sono ormai degli assidui frequentatori del festival di Venezia, da quando nel 2016 portarono, vincendo la Coppa Volpi grazie alla magnifica interpretazione di Oscar Martinez, Il cittadino illustre, commedia molto amara su un premio Nobel per la letteratura che dopo molti anni decide di tornare nel natio paesino in Argentina per ricevere un riconoscimento dalla sua gente. Vi sono tornati nel 2018 con Il mio capolavoro, firmato dal solo Duprat, ma prodotto da Cohn, sagace satira sul mondo dell’arte contemporanea, e li ritroviamo insieme quest’anno dietro la macchina da presa a dirigere Competencia Official. 

Questa volta protagonista è il cinema stesso, mezzo che un ricchissimo miliardario vuole usare per essere finalmente riconosciuto in circoli culturali e intellettuali a lui preclusi. Decide così di produrre un film, ma non un film qualunque. Per questo ingaggia una delle più famose registe del mondo, la vulcanica Lola Cuevas, e i due migliori attori possibili, Félix Rivero, una splendente stella di Hollywood, e Ivàn Torres, attore teatrale meraviglioso e raffinato. Entrambi sono innamorati di se stessi e con un ego troppo grande perché entrambi possano entrare nella stessa stanza. Uno stimolo in più per Lola.

«Ci sono molti esempi cinematografici che mostrano come si fa un film» spiega uno dei due registi, Gastón Duprat. «Ma la cosa più unica in un film è quello che gli attori riescono a suscitare: farci piangere, farci ridere, generare emozioni. Il film indaga questa relazione complessa e straordinaria». Quindi, per far sì che Competencia Official risultasse credibile servivano dei grandi attori. Come Penelope Cruz, Antonio Banderas e Oscar Martinez.

Dopo avere aperto il festival con Madres Paralelas, la musa di Pedro Almodovar si cala nuovamente nei panni di una donna dietro una camera. È lei infatti la regista Lola Cuevas, e torna a lavorare con Antonio Banderas dopo Dolor y Gloria, altro film del regista spagnolo che entrambi gli attori ha scoperto e portato al successo. Banderas è naturalmente Félix Rivero, il divo internazionale.

Come spiega l’altra metà registica del film Mariano Cohn «da un po’ di tempo volevamo fare un film con Penélope Cruz e Antonio Banderas. Alla fine, ci siamo incontrati a Londra per scambiarci delle idee e abbiamo condiviso con loro il seme di ciò che sarebbe diventato l’asse portante di Competencia oficial». A loro si è aggiunto Oscar Martinez, tornato agli ordini della coppia di registi dopo la fortunata esperienza de Il cittadino illustre.

Il binomio di Cohn e Dupret nasce nel mondo della videoarte e la coppia sta costruendo, film dopo film, una riflessione su quello che l’arte oggi realmente è, in tutte le sue forme, e cosa deve trasmettere per far sì che il bello continui a essere una necessità dell’essere umano, e non un lusso per pochi.

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