Jamie Lee Curtis: “Felice del Leone, e di essere sobria da 23 anni”

Jamie Lee Curtis sorride rilassata nel giorno della consegna del Leone d’oro alla carriera attribuitole da Venezia 78: «Non ero mai stata alla Mostra di Venezia e l’idea che il festival più prestigioso del mondo mi attribuisca ora un premio alla carriera mi ha sorpreso: non capisco bene come sia successo ma questo è bene. Dicono che è un premio per un’intera vita di lavoro e per me è abbastanza scioccante, perché la mia creatività è esplosa solo dopo che ho compiuto 60 anni, sento di aver appena cominciato a dare il meglio di me».

A chi dedica questo premio?

Qui alla Mostra hanno presentato Halloween Kills, dove torno per la sesta volta nei panni di Laurie Strode alle prese con lo spietato Michael Myers, così penso sia giusto ricevere il Leone d’oro onorando le vittime di ogni tipo di violenza, odio e discriminazione.

Quali sono i film di cui è più fiera?

Sono molti: da Halloween che nel 1978 mi ha reso popolare aTrue Lies, da Freaky Friday a Un pesce di nome Wanda e naturalmente Una poltrona per due».

Sa che da noi lo trasmettono ogni Natale?

Allora avete fissata in mente l’immagine delle tette dei miei vent’anni! La bellezza fisica passa, la vera conquista di cui sono fiera è un’altra.

Quale?

Essere sobria ormai da ventitré anni. Anche se nessuno lo sapeva ero dipendente da oppiacei e alcool: essermi riuscita a disintossicare è la cosa più importante che abbia mai fatto. Assaporo la libertà, prima era come essere in prigione, ora invece sono libera come un uccello, vivo il presente coi piedi ben piantati per terra e assaporo la vita momento per momento.

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