La mostra del nostro cinema, ricco di storie e di volti

Se fosse una foto di gruppo sarebbe inevitabilmente un assembramento, un’orchestra di talenti, facce, dialetti, dramma e comicità, commedia e tragedia ma, soprattutto, storie di vita quotidiana, normale e possibile, perfettamente riconoscibile nello storytelling di un’Italia che a Venezia, almeno sullo schermo, toglie la mascherina e si guarda allo specchio.

Accade nei film in concorso e aspettando ormai a breve Martone, Mainetti e i D’Innocenzo, a dare il segnale è bastato Paolo Sorrentino: il giovane Fabietto Schisa che si chiama Filippo Scotti e incarna la memoria e la sofferenza senza lacrime è alla prima prova importante ma è già chiaro che farà strada. E basterebbe citare la mamma, Teresa Saponangelo nella verità della vita familiare condivisa con Toni Servillo o l’icona provocatoria della ‘zia’ Luisa Ranieri per dire che al Lido nell’Italia in concorso brillano sullo schermo i ritratti di un’umanità che racconta il Paese, o forse un mondo non sempre borghese, in bilico tra sentimenti e contrasti anche nelle famiglie apparentemente più serene. Non sono da meno le occasioni di Leonardo Di Costanzo, Wilma Labate, Laura Bispuri, registi che hanno già messo in campo cast in cui svettano performance non solo al femminile.

E così è facile dire che, al primo giro di boa, la Mostra offre i grandi titoli che accompagnano i red carpet della sera alle superstar e alle superproduzioni, ma – a guardarlo bene – questo made in Italy sorprendentemente ‘in sottrazione’ è un mondo di attrici e attori che riempiono lo schermo anche quando sono appena conosciuti.

Allora è proprio a loro, alle attrici e agli attori di questa maratona che presto speriamo di vedere in sala, che oggi bisogna dedicare, aspettando gli exploit degli ultimi tre titoli in concorso, una riflessione su questa Mostra extralarge: Venezia 78, se ha fatto tornare Hollywood, ha riacceso i motori del cinema italiano sperando che da qui, davvero, anche il cinema ritrovi il suo pubblico. Vuol dire che ha ragione il Direttore Alberto Barbera: il cinema italiano, grande e piccolo, d’autore e di commedia, di ricerca e di omaggio al passato, il cinema italiano c’è ed è ricco di storie, di autrici e autori coraggiosi, soprattutto di attrici e attori che sono la conferma di un talento importante.

A tutti, oggi, un applauso in più, con la convinzione che l’Italia, grazie a questo meraviglioso cast corale, ha già dimostrato di saper vincere.

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