Intervista a Gianluca Guzzo di MYmovies.it

«La nostra collaborazione con la Mostra è improntata ad un lavoro di comunicazione e promozione», spiega Gianluca Guzzo, fondatore e Ceo di MYmovies che, per l’undicesimo anno consecutivo, cura la Sala Web della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, con proiezioni in streaming di una selezione di film delle sezioni Orizzonti, Fuori Concorso, Extra, Giornate degli Autori e Biennale College – Cinema, nella sala virtuale cui dall’indirizzo www.mymovies.it/ondemand/biennalecinema/ ad orari prestabiliti si accede alla piattaforma Biennale Cinema Channel, che include una library iniziale di numerosi titoli delle sezioni Concorso, Fuori Concorso e Orizzonti delle edizioni della Mostra svoltesi tra il 2007 e il 2021. I film di Venezia 79, come già negli anni scorsi, simulano le proiezioni tradizionali e sono disponibili per 5 giorni, fino all’esaurimento dei 2.500 posti totali accessibili in streaming per ogni titolo.

«Inizialmente ci aveva spinto uno spirito di reazione al primo lockdown. In breve siamo arrivati a un’offerta di cinquemila titoli in un anno, tutti indipendenti e che non avrebbero avuto una distribuzione italiana», ricorda Guzzo parlando della metamorfosi di MYmovies, il sito-piattaforma italiano dedicato al cinema che ora non è più solo una raccolta di informazioni e banca dati sui film in uscita, in lavorazione e sui migliaia e migliaia di titoli già esistenti, ma offre anche un’offerta in streaming sia gratuita sia a pagamento, che ha portato alla nascita di una vera “piattaforma del cinema d’autore”.

«A marzo del 2020, ritrovandoci chiusi in casa dalla mattina alla sera, ci siamo resi conto che c’era un pubblico di utenti rimasto senza quel cinema d’autore che non trovava spazio sulle piattaforme. Allora, in collaborazione con alcuni distributori, abbiamo dato il via alla “proiezione” di un film per sera, rimettendo in funzione la nostra piattaforma». Da lì in poi le sinergie con i festival sono diventate conseguenza naturale:

«Nel 2020 abbiamo offerto questo servizio a 80 festival italiani, lo scorso anno i festival con una sala web sulla nostra piattaforma sono diventati 140, mentre quest’anno i numeri stanno calando perché, con la fine delle restrizioni legate alla pandemia, la sala web diventa interessante solo per i festival con un più ampio respiro internazionale. Gli scorsi anni lo streaming ha trasportato su una dimensione nazionale la fruizione di festival che avevano una forza di diffusione solo locale, mentre ora quelle manifestazioni dove si mostrano film che hanno già avuto molta circolazione nelle sale, chiaramente, non avrebbero più un grande appeal sull’intero territorio», spiega Guzzo. MYmovies, oltre alla Mostra di Venezia ha, tra gli altri, nel suo carnet festival come il Far East, i tre festival triestini (quello dedicato alla Fantascienza, quello sugli Short e il Trieste Film Festival), il Festival dei Popoli, il Korea Film Festival, il Biografilm, 16corto e il festival del cinema muto di Pordenone, che è l’unico le cui proiezioni non sono geo-bloccate e quindi possono vantare un pubblico virtuale da tutto il mondo:

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