I film in gara oggi: The Banshees of Inisherin / Love Life

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THE BANSHEES OF INISHERIN

Irlanda, Regno Unito, Usa – Regia: Martin McDonagh Interpreti Colin Farrell, Brendan Gleeson, Kerry Condon, Barry Keoghan Durata: 109’ Distribuzione The Walt Disney Company

Martin McDonagh è un regista che si affeziona. Lo si capisce dal suo nuovo film, The Banshees of Inisherin, in cui riunisce la coppia protagonista del suo ottimo esordio In Bruges. Riecco quindi Colin Farrell e Brendan Gleeson di nuovo insieme, questa volta nei panni di Padraic (Farrell) e Colm (Gleeson), due vecchi amici che vivono su un’isola al largo della costa occidentale dell’Irlanda. Tutto scorre tranquillo, finché un giorno Colm decide all’improvviso di porre fine alla loro amicizia. Padraic non capisce perché e la cosa lo devasta. L’uomo cerca l’aiuto della sorella Siobhan, anche lei alle prese con istanze che la preoccupano e che coinvolgono altri componenti della minuscola comunità sull’isola. Intanto la situazione tra Padraic e Colm rischia di precipitare con conseguenze terribili.

The Banshees of Inisherin è il quarto film del britannico McDonagh, che con il suo precedente, il premiatissimo Tre Manifesti a Ebbing, Missouri, era stato invitato in concorso in Laguna nel 2017, tornando a casa con l’Osella per la migliore sceneggiatura. Il film vinse due Oscar, per le interpretazioni di Frances McDormand e Sam Rockwell. McDonagh lavora molto bene con i suoi attori, lo ha dimostrato con Sette Psicopatici, in cui gestisce un cast all star composto, tra gli altri, da Christopher Walken, Woody Harrelson, Michael Pitt e gli stessi Farrell e Rockwell.

The Banshees of Inisherin (nelle sale italiane dal 3 febbraio 2023 con il titolo Gli spiriti dell’isola) corre per il Leone d’oro e vanta nel cast altri due attori di talento. Kerry Condon ha già lavorato con McDonagh in Tre Manifesti, e torna a Venezia 22 anni dopo la sua prima volta, quando accompagnò giovanissima un film che raccontava un’altra storia irlandese ambientata in un piccola comunità e pervasa di magia, Come Harry divenne un albero, di Goran Paskalijevic, con protagonista uno strepitoso Colm Meaney. 

Barry Keoghan è il figlio del poliziotto di Inisherin, anche lui alle prese con cose da risolvere nella sua vita. Keoghan, dublinese, aveva già lavorato con Colin Farrell ne Il sacrificio del cervo sacro di Yorgos Lanthimos. Nell’ultimo anno ha fatto il suo ingresso in entrambi gli universi cinecomics, in quello Marvel intepretando uno degli Eternals, diretto dalla vincitrice del Leone d’oro 2020 per Nomadland Chloé Zhao. Per la DC ha invece fornito un cameo vocale nel finale di The Batman, per poi scoprire che è lui il Joker scelto dal regista Matt Reeves che vedremo nel prossimo capitolo.

Alessandro De Simone

The Banshees of Inisherin
Colin Farrell e Brendan Gleeson in THE BANSHEES OF INISHERIN © 2022 20th Century Studios All Rights Reserved.

 

LOVE LIFE

Giappone/FranciaRegia: Kôji Fukada Con Fumino Kimura, Kento Nagayama, Atom Sunada – Durata: 123′ – Produzione Nagoya Broadcasting Network / Comme des Cinemas / Chipangu

Allievo di Kiyoshi Kurosawa alla Film School of Tokyo, consacrato a Cannes nel 2016 con il Premio della Giuria nella sezione Un Certain Regard grazie allo straordinario Harmonium, Kôji Fukada arriva in concorso a Venezia  con Love Life, in uscita nelle sale italiane per Teodora Film il 9 settembre. Il film prende spunto da una canzone dell’omonimo album uscito nel 1991 della musicista Akiko Yano, autrice delle musiche del film d’animazione I miei vicini Yamada e degli effetti sonori dei due cortometraggi Yadosagashi e Mizugumo Monmondel diretti da Hayao Miyazaki. Al centro del racconto c’è Taeko, interpretata da Fumino Kimura, una donna felicemente sposata che vive con il figlio Keita e il marito Jiro (Kento Nagayama), fino a quando non riappare a sorpresa il padre del piccolo, Park (Atom Sunada), sordo, ammalato e nullatenente.  Così Taeko decide di aiutarlo. In questo toccante e profondo ritratto al femminile, il regista ha scelto di affidare il ruolo da protagonista a Fumino Kimura, nota per la serie tv di Netflix The Many Faces of Ito del 2018 e per il ruolo di Yoko nella commedia d’azione The Fable dell’anno successivo. Considerato uno degli autori di spicco del nuovo cinema giapponese, presente a Locarno con Yokogao (A Girl Missing) nel 2019, Kôji Fukada ha frequentato anche il mondo delle serie tv, grazie a The Real Thing, la cui versione per il cinema è stata selezionata a Cannes 2020. Del cast di Love Life fanno parte anche Hirona Yamazaki, Misuzu Kanno, Tomorowo Taguchi, Tetsuta Shimada e Mito Natsume. Il film arriva in sala a settembre, per il regista giapponese è un’ulteriore soddisfazione visto che durante la pandemia ha promosso, con un ottimo successo,  insieme all’amico Ryūsuke Hamaguchi, regista di Drive My Car, una campagna di raccolta fondi per sostenere le sale. 

Tiziana Leone 

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