«Per me è una grandissima responsabilità, un immenso traguardo, ma anche un punto di partenza importante. Vorrei che ci fosse una Rocío prima della Mostra e una dopo, forte della sua esperienza personale». Madrina di questa edizione, Rocío Muñoz Morales si sta preparando a vestire un ruolo sognato. «Non me le sarei mai immaginato, ma per chi fa il mio lavoro ci sono certi momenti nel proprio percorso che hanno un significato particolare, Venezia è uno di quelli».
Vorresti vincere la Coppa Volpi interpretando chi?
Una donna piena di contrasti, colori e disequilibri. Non so chi, ma vorrei che fosse una donna complessa.
Ti piace interpretare donne diverse da te nella vita?
È la grande sfida e il grande stimolo del nostro mestiere. Personalmente provo sempre ad allontanarmi nei film da quello che io sono nella vita.
La Mostra è anche glamour, hai già scelto gli abiti che indosserai?
Ovviamente. Sono convita che l’abito debba aiutare a tirare fuori il proprio carattere e non a nasconderti: nelle due serate di apertura e chiusura ho scelto vestiti in grado di supportarmi emotivamente.
Emozionata, ma felice?
È una bellissima occasione che va vissuta con il sorriso più bello.
Arriverà al Lido anche tuo marito, Raoul Bova?
Mi raggiungerà mostra facendo.