QUEER
Italia, Usa, 2024 Regia Luca Guadagnino Cast Daniel Craig, Drew Starkey, Lesley Manville, Jason Schwartzman, Andra Ursuta, Michael Borremans, David Lowery Durata 135′
Luca Guadagnino era un adolescente quando per la prima volta lesse “Queer”, secondo romanzo di William S. Burroughs, scritto nel 1952 ma pubblicato solo nel 1985 perché considerato troppo scandaloso e controverso, troppo pieno di omosessualità. Per oltre trent’anni il regista candidato all’Oscar per Chiamami col tuo nome (2017) ha desiderato realizzare un film basato sul romanzo di Burroughs, considerato uno dei padri della beat literature, ma solo mentre era impegnato nelle riprese di Challengers (2024) ebbe finalmente l’occasione di poter cominciare a lavorare ad un adattamento dell’opera per il cinema. Sul set a Boston Guadagnino propose il libro allo sceneggiatore Justin Kuritzkes, il quale iniziò a scriverne la sceneggiatura mentre stavano ancora lavorando a Challengers.
Queer, ora in concorso alla 81ma Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, ambientato nel 1950, è la storia di William Lee, interpretato da un Daniel Craig eccezionale in questo ruolo per lui inconsueto. William è americano, sulla soglia dei quaranta espatriato a Città del Messico. Trascorre le sue giornate quasi da solo, fino a quando non incontra Eugene Allerton (Drew Starkey), un giovane studente di cui si infatua. Inizialmente riluttante, Eugene alla fine cede alle avances di William il quale comincia ad illudersi di poter stabilire finalmente una connessione intima con qualcuno. Tra impulsi sessuali e dipendenza dalla droga, Queer è, secondo Guadagnino, un omaggio a Michael Powell e Emeric Pressburger: «Ho visto Scarpette rosse almeno 50 volte e penso che di Queer apprezzerebbero le scene di sesso, che sono numerose e abbastanza scandalose».
Dal breve romanzo semiautobiografico in cui Burroughs ha trasposto la sua stessa amicizia con Adelbert Lewis Marker (1930-1998), un militare della Marina americana congedato a Città del Messico, Guadagnino ha realizzato quello che secondo lui è il suo film più personale, ma anche il più esplicito, audace e astratto, sospeso tra fantasie, allucinazioni e realtà. Queer, girato quasi interamente negli studi di Cinecittà, dove è stato ricostruito un quartiere della Città del Messico degli anni ‘50, è interpretato anche da Lesley Manville, Jason Schwartzman e Henrique Zaga. Il film, prodotto dallo stesso Guadagnino con Lorenzo Mieli per The Apartment del gruppo Fremantle, si avvale delle musiche di Trent Reznor e Atticus Ross, vincitori di due premi Oscar per le colonne sonore di Soul (2020) e The Social Network (2010).