Domenica 1 Settembre 2020

“Mandibules” trova casa e la Sgarbi è rock

  • Mandibules trova casa, sarà distribuito anche in Italia
  • Elisabetta Sgarbi: «Sognavo di diventare una cantante rock ma mia madre non voleva»
  • Leoncino d’Oro Agiscuola, arrivati i giovani giurati da tutta Italia
  • Venice VR, superati i 12mila accessi online

«La differenza tra amore e sesso? L’amore fa soffrire, il sesso è divertente»
(Dennis Hopper)

 

Mandibules trova casa, sarà distribuito anche in Italia

Mandibules, il film di Quentin Dupiex che ha scatenato grande entusiasmo nel pubblico di Venezia 77 , arriverà presto anche in Italia. I Wonder Pictures ha infatti acquisito i diritti per la distribuzione da Wild Bunch. Commedia caratterizzata da un’ironia intelligente e surreale, racconta di Jean-Gab e Manu, due amici un po’ sempliciotti che trovano una mosca gigantesca intrappolata nel bagagliaio di un’auto e decidono di addestrarla per farci un sacco di soldi. Insomma, un “High Five” urlando «Taureau» ci sta tutto.

Alessandro De Simone

 

Elisabetta Sgarbi: «Sognavo di diventare una cantante rock ma mia madre non voleva»

Se ci fosse stato un “applausometro”, Extraliscio avrebbe dato del filo da torcere a Notturno. Come l’opera di Rosi, anche il documentario di Elisabetta Sgarbi presentato in anteprima ieri ha raccolto quei minuti di applausi che fanno la differenza. «Sognavo da sempre di diventare una cantante rock ma mia madre non me l’ha permesso», racconta a fine proiezione. È qui nelle vesti di «Betty Wrong», come definisce se stessa (ed è anche il nome della sua casa di produzione), «Quella Betty sbagliata che io amo molto, che va, si fa trascinare, non conosce barriere e scavalca ogni ostacolo».

Il film, come spiega, «parte da lontano, dalle canzoni scritte da Umberto Eco ne La misteriosa fiamma della regina Loana». Canzoni che lei ha fatto interpretare a questo duo musicale nato dal capo orchestra di Casadei, Moreno il Biondo, e dal musicista sperimentale Mirco Mariani («Noi vogliamo far conoscere persone come Casadei, che definisco supereroi perché hanno vissuto la musica al servizio della gente», racconta l’artista). Così nasce questo viaggio musicale per l’Italia con la guida dello scrittore Ermanno Cavazzoni e la compagnia di musicisti e performer (da Jovanotti a Elio, da Orietta Berti a Antonio Rezza),  tante tappe che portano sempre a un unico centro, la Romagna. «Nel film ci sono i miei luoghi, la mia terra, ci sono io e le citazioni dei film che ho amato molto», ha concluso soddisfatta Betty, pardon, Elisabetta Sgarbi.

Alessio Lana

 

Leoncino d’Oro Agiscuola, arrivati i giovani giurati da tutta Italia

Sono sbarcati al Festival di Venezia i dieci giovani giurati che, venerdì 11 settembre alle 17 nella Sala Stucchi dell’Hotel Excelsior, assegneranno oltre al Leoncino d’Oro, storico premio istituito nel 1989 da Agiscuola, anche il premio Segnalazione Cinema For UNICEF al film «che meglio trasmette i valori e gli ideali dell’UNICEF, dando voce e volto ai diritti dell’infanzia».

La giuria è formata da dieci maggiorenni provenienti da diverse regioni, che in queste ore stanno vedendo i film e incontrando i talent presenti alla Mostra del Cinema. «Quest’anno – ha dichiarato Francesco Samengo, presidente dell’UNICEF Italia – è un anno speciale e terribile, il coronavirus ci ha imposto azioni e comportamenti nuovi, limitazioni che non conoscevamo. Ogni ambito educativo e culturale, ogni strumento, come il Cinema, che possa aiutarci ad aiutare i ragazzi e i bambini ad affrontare la realtà e i cambiamenti e per insegnare a tutti i bambini e giovani l’importanza dei loro diritti, delle opportunità e possibilità che dovremmo garantire a tutti sempre, ovunque nel mondo, è importantissimo».

 

Venice VR, superati i 12mila accessi

Ben 12mila accessi registrati in sette giorni. Venice VR Expanded tira le fila della prima settimana di proiezioni virtuali con numeri molto interessanti. La sezione dedicata ai film in realtà virtuale quest’anno è accessibile solo online e raccoglie 44 progetti da 24 Paesi di cui 31 in concorso, nove selezionati tra le migliori opere internazionali e quattro progetti sviluppati nel corso delle passate edizioni di Biennale College Cinema – VR.

Gli spazi reali degli scorsi anni sono stati sostituiti nel 2020 da due sezioni virtuali. La prima è l’Isola realizzata insieme ai partner tecnologici Htc Viveport, Oculus, VRChat e VrrOOm dove vedere i film, l’altra è il Garden, pensata per meeting informali o lavorativi che emulano gli incontri che fino allo scorso anno si sono svolti sull’isola del Lazzaretto Vecchio.

Qui ogni giorno, alle 19, i due esperti e consulenti della sezione, Liz Rosenthal e Michel Reilhac, incontrano quattro dei registi dei vari progetti VR in Meet the Directors, con red carpet e photocall rigorosamente virtuali a cui i protagonisti partecipano con i loro avatar. A questi si aggiungono i video di presentazione e making of dei progetti (ogni giorno alle 10 e alle 18) e la cerimonia di chiusura che sarà trasmessa in streaming sabato 12 settembre alle 20.

Alessio Lana

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