Madres Paralelas, Almodóvar apre Venezia 78

«Nasco come regista proprio a Venezia nel 1983, nella sezione Mezzogiorno/Mezzanotte. Trentotto anni dopo vengo chiamato a inaugurare la Mostra. Non riesco ad esprimere la gioia, l’onore e quanto questo rappresenti per me senza cadere nell’autocompiacimento. Sono molto grato al festival per questo riconoscimento e spero di esserne all’altezza».

Pedro Almodóvar, Leone d’oro alla carriera nel 2019, ha commentato così l’annuncio che Madres Paralelas, in concorso alla 78ª Mostra di Venezia, ne sarebbe stato anche il film d’apertura, spiegando poi «con Madres paralelas ritorno all’universo femminile, alla maternità, alla famiglia. Parlo dell’importanza degli antenati e dei discendenti. L’inevitabile presenza della memoria. Ci sono molte madri nella mia filmografia, quelle che fanno parte di questa storia sono molto diverse. Come narratore, in questo momento mi ispirano di più le madri imperfette. Sarà un dramma intenso. O almeno così spero».

La storia, da lui stesso sceneggiata, è perfettamente in linea con la poetica narrativa dell’autore: Janis (Penélope Cruz) e Ana (Milena Smit), condividono la stanza nell’ospedale in cui stanno per partorire. Sono due donne single, alle prese con una gravidanza inattesa. Janis ha superato i quarant’anni, non ha rimpianti e nelle ore che precedono il parto esulta di gioia. Ana è invece un’adolescente spaventata e traumatizzata per quanto le è capitato. Janis tenta di rincuorarla nelle passeggiate che le vedono aggirarsi come sonnambule tra le corsie dell’ospedale.

Le poche parole scambiate tra loro in quelle ore creano un vincolo molto forte tra le due e il fato complicherà in modo tanto clamoroso quanto inaspettato la vita di entrambe.

Nel film si alternano così gioia e dolore, inquietudine e preoccupazione, in un’altalena emotiva che si riflette nelle ambientazioni dove si alternano le location asettiche dell’ospedale a quelle del quartiere multietnico e centrale di Lavapies, a Madrid, che ha ospitato le riprese principali del il 23° lungometraggio di Almodóvar, scritto nei mesi del primo lockdown e girato all’inizio di quest’anno.

Da parte sua il direttore della Mostra Alberto Barbera ha definito Madres Paralelas «un ritratto intenso e sensibile di due donne che si misurano con i temi di una maternità dai risvolti imprevedibili, della solidarietà femminile, di una sessualità vissuta in piena libertà e senza ipocrisie, sullo sfondo di una riflessione sulla necessità ineludibile della verità, da perseguire senza esitazioni».

MADRES PARALELAS

Spagna, 2021,
Regia Pedro Almodóvar
Interpreti Penélope Cruz, Milena Smit, Israel Elejalde, Aitana Sánchez-Gijón, Julieta Serrano, Rossy De Palma
Durata 120’
Distribuzione Warner Bros. Italia

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