Cronache dal Lido: Zerocalcare, Segre e Manfredi nella pre apertura

Venezia 78 secondo Zerocalcare

Sarà una Mostra del Cinema «più accessibile degli altri anni», secondo il fumettista Zerocalcare (aka Michele Rech), al Lido come Presidente della Giuria del concorso Bookciak, Azione!. «Da un lato sono contento, perché vorrà dire che mi addormenterò di meno in sala», prosegue ridendo. Anche se, aggiunge, «le cose che mi facevano addormentare mi stimolavano, offrendomi uno sguardo su cose diverse che di solito non vedi». Sul ruolo ricoperto in quest’occasione: «Non sono bravo a fare le cose istituzionali. Onestamente, l’ho presa come una gag! Nel senso che sono un appassionato di cinema e un lettore ma non ho nessuno strumento critico e accademico per dare giudizi». I suoi film più attesi alla Mostra? «Per il mio lato mainstream, Sorrentino e Dune. Ma aspetto molto anche quello di Azari». Film del cuore? «L’odio di Mahtieu Kassovitz».

Di Emanuele Bucci

Zerocalcare e Gabriella Gallozzi

Andrea Segre: il mio “diario filmato” di Venezia 2020

Alla pre-apertura di Venezia 78 abbiamo visto il nuovo lavoro di Andrea Segre, che l’anno scorso al Lido aveva dato il via alle danze col doc Molecole. Ed è proprio il Festival del 2020 l’oggetto de La Biennale di Venezia: il cinema al tempo del Covid (prodotto dalla Biennale con Rai Cinema e Istituto Luce –Cinecittà), dove lo sguardo di Segre si muove dietro le quinte della Venezia nell’anno zero dell’era Covid. «L’anno scorso», racconta il regista, «la Biennale mi ha chiesto di documentare un’edizione forse unica, forse storica (ancora la domanda è aperta) della Mostra del Cinema, quella organizzata nel cuore di una pandemia globale. Ero impegnato in un altro lavoro e avevo pochi giorni a disposizione, ma la sfida era bella e l’ho accettata. Ne è nato un piccolo diario filmato, non posso chiamarlo film, sono appunti in presa diretta di un pezzo inatteso della storia della Mostra e del cinema, sono semplicemente uomini e donne incontrate nel cuore della Mostra, che riflettono su quanto stanno e stiamo vivendo».

Emanuele Bucci

“Il cinema al tempo del Covid” di Andrea Segre

Il ricordo di Nino Manfredi

La cerimonia di pre-apertura di Venezia 78 ha festeggiato l’immenso Nino Manfredi, a cento anni dalla nascita, con la proiezione di Per grazia ricevuta (1971) in una nuova edizione restaurata a cura del Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale e di Istituto Luce – Cinecittà. Primo lungometraggio diretto (oltre che interpretato) da Manfredi (nel ruolo del protagonista Benedetto Parisi), il film racconta tra dramma e umorismo i danni di un’educazione improntata a superstizione e sessuofobia. Ad affiancare l’attore, altri volti indimenticabili come Lionel Stander, Paola Borboni, Delia Boccardo, Mario Scaccia, Mariangela Melato.

Di Emanuele Bucci

Luca Manfredi con le figlie Matilde e Margherita insieme al Direttore Alberto Barbera in occasione della pre apertura della Mostra del Cinema, dedicata a Nino Manfredi, e al suo film “Per grazia ricevuta”

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