Cronache dal Lido

Flash-mob Cineasti sotto attacco

Julianne Moore, Audrey Diwan, Rocío Muñoz Morales, Sally Potter, Alberto Barbera e Roberto Cicutto sono stati alcuni fra i numerosi partecipanti al flash-mob svoltosi il 9 settembre sul red carpet del Palazzo del Cinema per attirare i riflettori sul dramma dei cineasti arrestati o imprigionati nel mondo, e in particolare del regista Jafar Panahi e degli altri registi iraniani perseguitati.

Non a caso, il flash-mob si è tenuto appena prima della proiezione in Sala Grande del nuovo film di Panahi, Kehrs nist (No Bears), in concorso a Venezia 79. Il regista iraniano, che ovviamente non ha potuto essere presente, ha subito una condanna per direttissima a sei anni di reclusione dopo che, nel luglio scorso, aveva manifestato insieme a numerosi suoi colleghi contro l’arresto di altri due registi, Mohammad Rasoulof e Mostafa Aleahmad, avvenuto a seguito delle proteste contro la violenza nei riguardi di civili in Iran.

Giulio Base e Rocìo

Le parole dei protagonisti di Chiara: Nicchiarelli, Marzucco, Carpenzano

Susanna Nicchiarelli torna a Venezia con Chiara, ultimo film della sua «involontaria trilogia» dedicata a personaggi femminili dopo Nico, 1988 e Miss Marx. Presenta così il film in conferenza stampa:

Susanna Nicchiarelli: “Il messaggio di Chiara è molto forte e contemporaneo: è una critica ad una società ingiusta, quella di ieri e oggi, con la differenza fra chi ha tutto e chi ha niente. Chiara e Francesco si mettono dalla parte degli ultimi. È un messaggio politico rivoluzionario e attuale.”

Nei panni dei due santi, Chiara e Francesco, i due giovani attori Margherita Marzucco Andrea Carpenzano.

Margherita Marzucco: “L’obiettivo di Chiara non era diventare santa: voleva spogliarsi della sua nobiltà e dei suoi possedimenti per stare con la gente, con i poveri. Era una figura estremamente carismatica, forte e fragile allo stesso momento.”

Andrea Carpenzano: Ho conosciuto San Francesco attraverso il racconto di Susanna. Nella storia ci sono giovani che vogliono fare la rivoluzione, portare avanti le loro idee. Ho un grande rispetto per loro.”

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