Il film del giorno: Bones and All

BONES AND ALL

Venezia 79 – Concorso

Usa/Italia, 2022 – Regia: Luca Guadagnino – Interpreti: Taylor Russell, Timothée Chalamet, Mark Rylance, André Holland, Chloë Sevigny, Jessica Harper, David Gordon Green, Michael Stuhlbarg, Jake Horowitz – Durata: 130’ – Distribuzione: Vision Distribution

Tra gli ampi panorami dell’Ohio, negli USA, Bones and All di Luca Guadagnino compone un racconto che parla d’amore, di cannibalismo e di personaggi che vivono ai margini della società. «È una storia molto romantica, sull’impossibilità dell’amore e tuttavia, sulla necessità di esso, anche in circostanze estreme», dice il regista del suo road movie che vede protagonisti Taylor Russell, nei panni di Maren, una ragazza rimasta sola che cerca di comprendere se stessa, e Timothée Chalamet in quelli di Lee, un vagabondo privo di diritti dall’animo combattivo. I due giovani compiono insieme un’odissea di mille miglia che li porta attraverso strade secondarie e passaggi nascosti dell’America di Ronald Reagan e che, nonostante i loro sforzi, li riconduce sempre al loro passato terrificante e alla loro natura agghiacciante.

Bones and All è l’adattamento cinematografico dell’inquietante omonimo romanzo di Camille DeAngelis, che ne ha curato la sceneggiatura insieme a David Kajganich, già collaboratore di Guadagnino in Suspiria (2018) e in A Bigger Splash (2015). Colpito dalla storia alla prima lettura il regista aveva immediatamente pensato per i ruoli chiave a Chalamet e Russell «che hanno il potere di restituire sentimenti universali» e a Michael Stuhlbarg per interpretare un personaggio «che condurrà il pubblico al limite». Nel film Guadagnino osserva i protagonisti mentre esprimono se stessi e la propria verità attraverso il loro agire, anche negli aspetti più negativi. «C’è qualcosa in coloro che vivono ai margini della società che mi attrae e mi emoziona. Amo questi personaggi», dice il regista. Maren e Lee viaggiano per scoprire la verità su se stessi e sulle orribili azioni che hanno compiuto, alla ricerca di un posto in un mondo che non tollera la loro natura. «Il cuore del film batte teneramente e affettuosamente nei loro riguardi – continua Guadagnino – Mi interessano i loro viaggi emotivi. Voglio vedere dove si aprono le possibilità per loro, intrappolati come sono nell’impossibilità che si trovano di fronte». Secondo il regista Bones and All è «una riflessione su chi si è e su come si possa superare ciò che si prova, specialmente se è qualcosa che non si riesce a controllare in se stessi».

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