Iñárritu: «Spero che Fellini protegga il mio film»
«Spero che Fellini protegga questo film! Non esiste al mondo un regista che non sia stato influenzato da lui perché la sua opera è una cattedrale cinematografica», Alejandro González Iñárritu non nasconde il debito che Bardo (o falsa crónica de unas cuantas verdades) ha con il Maestro di Rimini e aggiunge: «Bardo non è la mia autobiografia, che sarebbe stata noiosissima, ma un’emografia, una biografia emozionale dove la realtà e il sogno si influenzano l’un l’altra, a ripercorrere cose vissute, o forse solo sognate. Del resto sono stati proprio registi come Federico Fellini, Luis Buñuel, Roy Andersson e Alejandro Jodorowsky, capaci di mescolare il mondo onirico al cinema, che hanno dimostrato come i film siano fatti della stessa materia dei sogni, giocando liberamente con il tempo e lo spazio essendo entrambi frutto del nostro subconscio».
Oscar Cosulich
Bob Odenkirk e il cinema italiano
“Amo davvero Roma Città Aperta, mi piacerebbe farne una versione losangelina”, ha detto ieri Bob Odenkirk in collegamento via zoom con la Sala Laguna delle Giornate degli Autori per la presentazione del film Worlds Apart di Cecilia Miniucchi. “Sarebbe una strana giustapposizione – ha spiegato – e un curioso parallelismo. L.A. è molto diversa da Roma, è una città improvvisata, fatta di sabbia, anche le persone vanno e vengono”.
“Il cinema italiano è romantico e bellissimo, emana un senso di magia. I vostri film non hanno paura di mostrare poesia, al contrario dell’America dove spesso si ha paura e i film si fanno per utilità”.
Claudia Giampaolo