Fuori concorso: Siccità / The Matchmaker

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 SICCITÀ

Italia 2022 Regia: Paolo Virzì Interpreti: Monica Bellucci, Sara Serraiocco, Silvio Orlando, Valerio Mastandrea, Elena Lietti, Claudia Pandolfi, Tommaso Ragno, Vinicio Marchioni, Diego Ribon, Max Tortora, Emanuela Fanelli, Gabriel Montesi, Beatrice Schiros, Francesca Turrini, Emma Fasano, Liliana Fiorelli Durata: 97’ Distribuzione: Vision Distribution 

La pandemia ci ha ricordato – tra le altre cose – quanto sia delicato ed essenziale il rispetto dell’equilibrio tra uomo e natura: con Siccità, Fuori Concorso a Venezia 79, il regista Paolo Virzì ha voluto cogliere e rappresentare questo fondamentale aspetto. Nel suo film, ambientato a Roma in un’epoca non troppo distante dal presente, la popolazione è afflitta da tre anni di assenza di pioggia. Il cineasta toscano, coadiuvato nella sceneggiatura dai suoi ormai storici colleghi Francesca Archibugi e Francesco Piccolo e da Paolo Giordano, scrittore e autore di due saggi sul nostro tempo e sul COVID-19, ha voluto interrogarsi su ciò che potrebbe accadere nel prossimo futuro dopo la pandemia, senza sapere quanto profetico, almeno in parte, sarebbe stato il suo sguardo. In una capitale afflitta dalla sete e dai divieti imposti a causa della siccità, i personaggi, in bilico tra paura e follia, conducono le proprie esistenze legati da un destino beffardo e tragico. Dopo il viaggio intimo di Ellah e John, presentato in Concorso a Venezia 74, Virzì torna alla Mostra del Cinema con un film corale, come il regista ci ha più volte abituato, interpretato da un cast ricco di star. Monica Bellucci, Sara Serraiocco, Silvio Orlando, Valerio Mastandrea, Elena Lietti, Claudia Pandolfi, Tommaso Ragno, Vinicio Marchioni, Diego Ribon, Max Tortora, Emanuela Fanelli e molti altri sono i protagonisti di storie che si sfiorano soltanto tra loro, accomunati, però, da una disperata condizione che appiana le differenze. «Una galleria di personaggi ugualmente innocenti e colpevoli – spiega Virzì, un’umanità spaventata, affannata, afflitta dall’aridità delle relazioni, malata di vanità, mitomania, rabbia, che attraversa una città dal passato glorioso come Roma, che si sta sgretolando e “muore di sete e di sonno”». Luca Bigazzi, direttore della fotografia, ritrae una Roma assolata, riarsa, ingiallita, in cui anche il Tevere si è trasformato in una polverosa discarica e in cui la siccità si riflette sui volti stessi dei suoi abitanti, sudati, ma inariditi nello sguardo.

Vania Amitrano


THE MATCHMAKER

The Matchmaker Italia, 2022. Regia Benedetta Argentieri. Durata 1h e 28’.

Mettere a fuoco «l’“altra faccia” delle donne dell’Isis, smontando una narrazione portata avanti sia da loro stesse sia dai media occidentali»: questo l’obiettivo dichiarato della giornalista e regista Benedetta Argentieri col doc The Matchmaker, fuori concorso a Venezia 79. Il film punta perciò a mettere a fuoco il fenomeno delle donne che dai Paesi occidentali hanno scelto di aderire allo Stato Islamico, senza cadere negli «stereotipi che le vogliono o vittime, possibilmente di un uomo, oppure fanatiche che inneggiano alla jihad». Cuore dell’indagine sono le sette ore di intervista che Argentieri, in un campo di detenzione siriano, ha realizzato a Tooba Gondal. Ovvero, la ragazza fuggita da Londra a 21 anni diventando “The ISIS Matchmaker”, molto attiva sui social media tra il 2014 e il 2017 e accusata di aver reclutato almeno dodici donne occidentali, tra cui delle minorenni, partite per sposarsi in Siria con miliziani del Califfato. Ne emerge il ritratto di «una donna che ha fatto una scelta radicale di cui si assume la responsabilità, ma fino a un certo punto. E che cercava anche di usare a suo vantaggio me e la mia telecamera per uscire dalla prigionia», spiega Argentieri. Che aggiunge: «Come regista ho cercato di capire, senza giudicare. Io non voglio dare risposte, voglio raccontare una storia, poi gli spettatori si faranno la loro idea». Ai recenti avvenimenti in Medio Oriente, la filmmaker ha già dedicato diversi lavori. Tra questi, i doc Our War (2016, co-diretto con Bruno Chiaravallotti e Claudio Jampaglia), sulle combattenti internazionali unitesi all’YPG in Siria per fronteggiare l’ISIS, e I Am the Revolution (2018), su tre diversi casi di donne in lottano per la libertà e l’uguaglianza in Afghanistan, Iraq e Rojava.

Emanuele Bucci

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