Alice nella città si apre con Ghostbusters: Legacy

IN QUESTA PAGINA:

  • Al via Alice nella Città: l’apertura è con Ghostbusters: Legacy 
  • Olga è il film in gara oggi 
  • Parlano i direttori Fabia Bettini e Gianluca Giannelli: La sezione autonoma e indipendente avrà uno «sguardo bambino», riscoprendo e facendo riscoprire la sala”. 

 

Ghostbusters: Legacy

Ghostbusters: Afterlife, Usa, 2021. Regia Jason Reitman. Interpreti Mckenna Grace, Finn Wolfhard, Carrie Coon, Paul Rudd, Logan Kim, Celeste O’Connor, Bill Murray, Dan Aykroyd, Ernie Hudson, Annie Potts, Sigourney Weaver. Distribuzione Warner Bros. Italia. Durata 2 h e 4’.

Non uno, ma tanti ritorni caratterizzano il film d’apertura di Alice nella Città, Ghostbusters: Legacy. In primis, naturalmente, loro: gli iconici Acchiappafantasmi, protagonisti del popolarissimo prototipo uscito nel 1984 (poi del sequel datato 1989), a cui questo nuovo capitolo si ricollega. E torna anche il regista Jason Reitman (anche sceneggiatore con Gil Kenan), già ospite della Festa del Cinema di Roma con Juno (2007), nonché figlio di Ivan Reitman, regista e produttore dei primi due Ghostbusters.

Paul Rudd, Ghostbuster: Legacy

Il nuovo capitolo della saga (prodotto da Sony Pictures e distribuito in Italia da Warner Bros. a partire dal 18 novembre) riunisce gli interpreti originali Bill Murray, Dan Aykroyd, Ernie Hudson, Annie Potts e Sigourney Weaver. Omaggiando lo scomparso Harold Ramis, mitico co-protagonista (nel ruolo di Egon) e co-sceneggiatore (con Aykroyd) dei primi film. Al centro di Ghostbusters: Legacy ci sono infatti la figlia di Egon, Callie (Carrie Coon), e i nipotini Phoebe (Mckenna Grace) e Trevor (Finn Wolfhard), rispettivamente di dodici e quindici anni. Saputo della morte di Egon, i tre si recano nella fattoria semidiroccata di Summerville, appartenuta all’ex Acchiappafantasmi. Scoprendovi misteriosi fenomeni paranormali e soprattutto l’eredità dei primi, mitici Ghostbusters. Nel cast anche Paul Rudd (Ant-Man) e i giovanissimi Logan Kim e Celeste O’Connor, che completeranno la squadra dei nuovi Acchiappafantasmi. 

«Ghostbusters: Legacy», hanno detto Gianluca Giannelli e Fabia Bettini, «è un film ponte che va ben oltre l’effetto nostalgia del franchise: evoca l’avventura, l’esperienza del fantastico, la celebrazione dei film che abbiamo amato da ragazzi. Il film ideale per riscoprire un’esperienza autenticamente collettiva, goduta nella sala cinematografica».

 

Olga

Id., Svizzera/Ucraina/Francia, 2021. Regia Elie Grappe. Interpreti Anastasia Budiashkina, Sabrina Rubtsova, Caterina Barloggio, Thea Brogli, Tanya Mikhina. Durata 1 h e 25’.

Olga

A inaugurare il concorso di Alice nella Città è Olga, primo lungometraggio di Elie Grappe (il 14 ottobre alle 11, Auditorium della Conciliazione), prodotto da Point Prod e Cinéma Defacto, già in concorso alla Semaine de la Critique di Cannes 2021 (dove ha vinto il SACD Award) e candidato per la Svizzera agli Oscar 2022.

La protagonista, il cui nome dà il titolo al film, è una promettente ginnasta di quindici anni divisa tra due paesi: la Svizzera (da cui proviene il defunto padre), dove si allena in vista del Campionato Europeo per le Olimpiadi, e l’Ucraina (terra d’origine della ragazza), attraversata dalle tumultuose proteste di Euromaidan, seguite sul posto dalla madre di Olga, giornalista impegnata in rischiose inchieste sulla corruzione del governo locale. 

Il cast è composto da vere ginnaste, come Caterina Barloggio, Thea Brogli e la stessa protagonista Anastasia Budiashkina Prima di questo film, Grappe (anche sceneggiatore con Raphaëlle Desplechin) aveva realizzato i corti Répétition, Limbes, Suspendu e Hors scène.

 

Parlano i direttori Fabia Bettini e Gianluca Giannelli: un’edizione per ritrovare i «luoghi dell’anima»

«Inclusivo, partecipato, popolare»: sono queste, nelle parole della co-direttrice artistica Fabia Bettini, gli aggettivi che caratterizzano il programma della XIX edizione di Alice nella Città, sezione autonoma e parallela della Festa del Cinema di Roma (14-24 ottobre) dedicata alle nuove generazioni. La posta in gioco, prosegue Bettini, non può che essere «riportare la gente in sala» in una fase di passaggio così delicata: e farlo, aggiunge il co-direttore Gianluca Giannelli, adottando quello «sguardo bambino» che permetta di riconnettersi con il pubblico più giovane. «Abbiamo imparato da piccoli», spiegano i due direttori, «che vedere un film in sala è il modo con cui creiamo distinzioni, punti cardinali e di riferimento necessari per orientarci, per non sentirci smarriti nella vita. Diventano luoghi dell’anima, perché legati alla concretezza di un sogno d’infanzia».  Ecco allora che i due temi portanti di questa selezione sono «divieto e desiderio», tanto sentiti in tempo di pandemia, nonché «dimensioni che da sempre contraddistinguono le storie con l’infanzia e la relazione tra l’essere bambini e la cultura dominante del loro tempo».

Un viaggio, quello di Alice nella Città, fatto quest’anno di 10 titoli del concorso Young Adult (tra cui Petite maman di Céline Sciamma, Belfast di Kenneth Branagh e Belle di Mamoru Hosoda), 4 film fuori concorso (come La croisade, di e con Louis Garrel, e Futura di Pietro Marcello, Francesco Munzi e Alice Rohrwacher) e 9 eventi speciali (inclusa La famiglia Addams 2), più i titoli della sezione Panorama Italia (10 in concorso e 4 proiezioni speciali, inclusi Anni da cane e Una notte da dottore), 3 serie tv, 4 restauri e 20 corti (10 in competizione, 8 fuori concorso e 2 eventi speciali) selezionati con Premiere Film. Novità di quest’anno, Sintonie, in collaborazione la Mostra del Cinema di Venezia e la Berlinale, da cui arrivano rispettivamente 4 e 3 titoli. Apre Ghostbusters: Legacy di Jason Reitman, chiude il kolossal Marvel Eternals di Chloé Zhao. Una selezione, concludono Bettini e Giannelli, che punta a muoversi «verso un‘esperienza cinematografica autenticamente collettiva, goduta oltre l’ordinario, che con il tempo, – ne siamo certi – ridarà corpo ed esistenza a nuovi luoghi dell’anima».

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