Arthur Penn, parte la retrospettiva sul «rivoluzionario americano»

Alla Casa del Cinema inizia il viaggio alla riscoperta del regista di Gangster Story e Piccolo Grande Uomo. Il curatore Mario Sesti: «Tanto critico quanto vicino alla cultura americana»

IN QUESTA PAGINA:

  • Al via la riscoperta di Arthur Penn. Parla il curatore Mario Sesti 
  • Tutti i film della retrospettiva

Al via la riscoperta di Arthur Penn. Parla il curatore Mario Sesti

Il 15 ottobre alla Casa del Cinema si apre la retrospettiva della 16ma Festa del Cinema di Roma, dedicata al regista Arthur Penn: si parte con tre titoli, The Left Handed Gun (1958, con Paul Newman), Mickey One (1965, con Warren Beatty), The Miracle Worker (1962, con Anne Bancroft), rispettivamente alle ore 18, 20.30 e 22.30. E si prosegue con altri 9 film per concludersi il 23 ottobre con una tavola rotonda condotta dal curatore della retrospettiva Mario Sesti e da Giorgio Gosetti (presenti Gaetano Fumarola di Fuori Orario e il regista Francesco Calogero, interventi in video di Enrico Ghezzi e Mario Martone).

«Negli anni scorsi», spiega Sesti, «avevamo esplorato registi di cinematografie come quella indiana, con Satyajit Ray, oppure un classico come Max Ophüls, o un regista francese poco conosciuto ma molto importante per la contemporaneità come Maurice Pialat. Quest’anno, ci è sembrato giusto, dopo aver dato attenzione a tutto ciò che non è il mainstream, andare al cinema americano. Per raccontare però un regista che ha rappresentato un momento irripetibile: una forma di primavera del cinema hollywodiano, nel suo momento forse di massima contiguità con il cinema europeo. Per fare un esempio, credo che Arthur Penn sia l’unico regista americano ad aver avuto sul set una visita di registi come Truffaut e Godard».

Anche perché Penn è stato di fatto l’iniziatore di quel rinnovamento profondo in seno ai generi cinematografici americani, negli anni Sessanta e Settanta, che ha preso il nome di New Hollywood. La quale, sottolinea Sesti, «si fa risalire a Bonnie & Clyde, da noi intitolato Gangster Story, dove lo schema classico del film di gangster viene rivoltato come un calzino: nel senso che lui ha girato un gangster-movie ispirandosi per certi versi ai film d’amore di Truffaut, i due gangster sono anzitutto due innamorati. E allo stesso tempo però c’è una riflessione sulle modalità della violenza che sono sempre state fondamentali nella messa in scena dei film hollywoodiani. E che qui vengono portate ad una radicalizzazione, a un gusto estetico che ne fa una forma d’arte. Quello che per certi versi ha fatto Pollock con la pittura».

Un «grande rivoluzionario» di Hollywood, insomma, e insieme un cineasta legato indissolubilmente alla cultura americana, cosa che lo differenza da molti altri innovatori di ieri e oggi: «Un western come Piccolo Grande Uomo è profondamente americano, i materiali con cui lavora Penn appartengono a quella cultura di cui lui è stato un ribelle sintomatico, operando una profonda revisione storica, mostrando ad esempio come quello di Little Big Horn non fosse stato un massacro ma un “risarcimento”, per certi versi. Un po’ quello che è stato per noi La grande guerra di Monicelli. Ma con un forte attaccamento all’idea dell’America, quella che abbiamo amato, fatta di libertà, di blues, del vulcano espressivo che si forma quando tante culture  si mettono insieme in un paesaggio totalmente nuovo. La forza della rivisitazione di Penn insomma sta nell’essere tanto vicini quanto critici nei confronti del suo oggetto, che è l’America».

Ma, oltre a capisaldi come Gangster Story (lo rivedremo il 16 ottobre alle 20.30) e Piccolo Grande Uomo (il 17 alle 20.30), la retrospettiva ci offre anche titoli sottovalutati o indebitamente dimenticati del regista. Uno su tutti, per Sesti, è Bersaglio di notte (con Gene Hackman, in proiezione il 18 ottobre alle 20.30). «Uno dei suoi film più belli, che però anche molti amanti del suo cinema non conoscono, e al botteghino ha segnato il suo declino, dopo lo straordinario successo tra la fine degli anni ’60 e la prima metà dei ’70». Un film che ha «uno dei più bei finali della storia del cinema, non rivelo quale perché è un giallo. Ci sono tantissimi grandi film che hanno finali deludenti, i finali di Penn a volte sono addirittura più belli dei film. E, sempre in Bersaglio di notte, c’è uno straordinario lavoro sul suono e sui silenzi. Da grande regista, Penn aveva un senso del ritmo formidabile, di cui fa parte anche un uso innovativo e originale del silenzio».

Un regista che, non per nulla, è stato un riferimento chiave, anche in Italia, per un’intera generazione di cinefili, tra cui lo stesso Sesti. Una buona occasione per riscoprirlo, considerato tra l’altro che «le retrospettive degli altri anni sono state molto seguite soprattutto da persone che non avevano mai visto quei film. E forse, se c’è una ragione per cui le retrospettive si fanno, è proprio questa».

 

Tutti i film della retrospettiva

 

15 ottobre ore 18

THE LEFT HANDED GUN | FURIA SELVAGGIA – BILLY KID

Stati Uniti, 1958, 98’

Cast: Paul Newman, Lita Milan, John Dehner, Hurd Hatfield, James Congdon, James Best

 

15 ottobre ore 20.30

MICKEY ONE

Stati Uniti, 1965, 93’

Cast: Warren Beatty, Alexandra Stewart, Hurd Hatfield, Franchot Tone, Teddy Hart, Jeff Corey

15 ottobre ore 22.30

THE MIRACLE WORKER | ANNA DEI MIRACOLI

Stati Uniti, 1962, 102’

Cast: Anne Bancroft, Patty Duke, Victor Jory, Inga Swenson, Andrew Prine, Kathleen Comegys

16 ottobre ore 18

THE CHASE | LA CACCIA

Stati Uniti, 1966, 134’

Cast: Marlon Brando, Jane Fonda, Robert Redford, E.G. Marshall, Angie Dickinson, Janice Rule

16 ottobre ore 20.30

BONNIE AND CLYDE | GANGSTER STORY

Stati Uniti, 1967, 111’

Cast: Warren Beatty, Faye Dunaway, Michael J. Pollard, Gene Hackman, Estelle Parsons, Denver Pyle

 

17 ottobre ore 18

ALICE’S RESTAURANT

Stati Uniti, 1969, 107’

Cast: Arlo Guthrie, Patricia Quinn, James Broderick, Pete Seeger, Lee Hays, Michael McClanathan

 

17 ottobre ore 20.30

LITTLE BIG MAN | PICCOLO GRANDE UOMO

Stati Uniti, 1970, 139’

Cast: Dustin Hoffman, Faye Dunaway, Chief Dan George, Martin Balsam, Richard Mulligan, Jeff Corey

 

18 ottobre ore 20.30

NIGHT MOVES | BERSAGLIO DI NOTTE

Stati Uniti, 1975, 100’

Cast: Gene Hackman, Susan Clark, Jennifer Warren, Edward Binns, Harris Yulin, Kenneth Mars, James Woods

 

20 ottobre ore 20.30

FOUR FRIENDS | GLI AMICI DI GEORGIA

Stati Uniti, 1981, 114’

Cast: Craig Wasson, Jodi Thelen, Michael Huddleston, Jim Metzler, Lois Smith, Reed Birney

 

21 ottobre ore 20.30

TARGET | TARGET – SCUOLA OMICIDI

Stati Uniti, 1985, 117’

Cast: Gene Hackman, Matt Dillon, Gayle Hunnicutt, Josef Sommer, Victoria Fyodorova, Herbert Berghof

 

22 ottobre ore 18

PENN & TELLER GET KILLED | CON LA MORTE NON SI SCHERZA

Stati Uniti, 1989, 89’

Cast: Penn Jillette, Teller, Caitlin Clarke, David Patrick Kelly, Leonardo Cimino, Bill Randolph

22 ottobre ore 20

MISE EN SCÈNE WITH ARTHUR PENN (A CONVERSATION) – Prima parte

di Amir Naderi, Stati Uniti, Italia, 2014, 214’

Cast: Arthur Penn, Amir Naderi

23 ottobre ore 18

CONVERSAZIONE SU ARTHUR PENN

Conducono Mario Sesti e Giorgio Gosetti, con interventi in video di Enrico Ghezzi e Mario Martone. Partecipano Donatello Fumarola e Francesco Calogero.

23 ottobre ore 20

MISE EN SCÈNE WITH ARTHUR PENN (A CONVERSATION) – Seconda parte

di Amir Naderi, Stati Uniti, Italia, 2014, 214’

Cast: Arthur Penn, Amir Naderi

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