C’mon C’mon e I am Zlatan

C’MON C’MON

Stati Uniti, 2021 Regia Mike Millss, Interpreti Joaquin Phoenix, Gaby Hoffmann, Woody Norman, Scoot McNairy, Molly Webster, Jaboukie Young-White Durata 108’

Dopo il suo debutto cinematografico nel 2005, Thumbsucker, i due film successivi di Mike Mills (Beginners, 2010 e 20th Century Women, 2016) sono stati ispirati dalla complicata vita famigliare del regista. Dopo la morte della madre di Mills, infatti, suo padre ha fatto coming out, dichiarandosi gay dopo 45 anni di matrimonio. Quei film erano lo sforzo di Mills di dare un senso al ruolo che entrambi i suoi non convenzionali genitori hanno avuto per lui.

Con un simile background è inevitabile che Mills sia affascinato dalle relazioni con coloro cui siamo più vicini e da cui a volte siamo i più distanti, tanto da dichiarare:

«Sento che quelle relazioni primarie fondamentali sono il modo in cui costruisci tutta la tua vita. Ed è un mondo così pazzo, il mondo della famiglia. È come Game of Thrones. La posta in gioco più grande è in quel tipo di spazio». Anche C’mon C’mon scava nell’autobiografia, attingendo alla relazione di Mills con suo figlio Hopper (che ora ha nove anni ed è di genere non conforme). Ispirandosi ad Alice nelle città di Wim Wenders e da Paper Moon di Peter Bogdanovich, entrambi del 1973, Mike Mills racconta qui la vicenda di Johnny (Joaquin Phoenix), giornalista radiofonico di buon cuore ma emotivamente bloccato, impegnato in un progetto che lo porta a spostarsi attraverso gli Stati Uniti per intervistare bambini di tutto il Paese su ciò che pensano del mondo e del futuro. Un giorno sua sorella Viv (Gaby Hoffmann) gli chiede di badare al figlio di otto anni Jesse (Woody Norman), mentre lei si prende cura del padre del bambino, che soffre di disturbi mentali. Johnny accetta e si ritrova a creare con il nipote un legame inaspettato e tenero che li cambia entrambi, mentre vivono insieme un indimenticabile viaggio tra Los Angeles, New York e New Orleans.

Oscar Cosulich

I AM ZLATAN

Svezia, 2021, Regia Jens Sjögren Cast Granit Rushiti, Dominic Andersson Bajraktati, Cedomir Glisović, Merima Dizdarević, Linda Haziri, Selma Mesanović Durata 100’ 

Amatissimo. Odiatissimo. Nessuna via di mezzo quando si tratta di Zlatan Ibrahimović, lo svedese figlio di immigrati jugoslavi, il personaggio che va oltre il calciatore, l’uomo che non ha altro dio all’infuori di sé.  Leggenda del calcio, che ha fatto proseliti in ogni squadra in cui ha giocato, dall’Ajax al Paris Saint Germain, passando per Juventus, InterBarcellona Milan, non poteva che diventare protagonista di un film sulla sua vita, in sala l’11 novembre, con un titolo che non lascia dubbi: I am Zlatan. Tratto dal libro autobiografico, Io, Ibra che il calciatore ha scritto con David Lagercrantz, tradotto in più di 30 lingue ed edito in Italia da Rizzoli, il film è diretto da Jens Sjogren e interpretato da due attori, Dominic Bajraktari Andersson (11-13 anni) e Granit Rushiti (17-23 anni).  Dentro c’è tutta l’epopea di un ragazzino partito dal nulla, pronto a conquistarsi la sua fetta di mondo, fregandosene delle buone maniere, perché la rabbia che lo spinge cammina insieme a un talento innegabile, che anno dopo anno lo porta sulla vetta del mondo del calcio.  «Dovete sapere che io ho una filosofia. Me ne frego di quello che pensa la gente e non sono mai stato a mio agio fra i tipi perbenino. Perché ricordate: si può togliere il ragazzo dal ghetto, ma non il ghetto dal ragazzo».

T.Z.

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