È il giorno di Farha, A Thousand Hours, Charlotte

IN QUESTA PAGINA:

  • Tutto sul film Farha di Darin J. Sallam  
  • Tutto sul film A Thousand Hours di Carl Moberg
  • Tutto sul film Charlotte di Éric Warin e Tahir Rana

Farha

Giordania, Svezia, Arabia Saudita, 2021, Regia Darin J. Sallam Cast Karam Taher, Ashraf Barhom, Ali Suliman, Tala Gammoh, Majd Eid, Samuel Kaczorowski Durata 92’

Una storia ambientata in un remoto villaggio della Palestina nel lontano 1948, che ha tanti, troppi, punti in comune con la cronaca e l’attualità di oggi. Leggendo la trama di Farha, di Darin J. Sallam, presentato in Selezione Ufficiale alla Festa del Cinema di Roma, il pensiero va alle pagine dei giornali e alle immagini che ci arrivano dai Tg: ragazze alle quali viene negato il diritto allo studio, alle quali viene imposto come vestirsi, chi frequentare, chi amare e che devono lottare per difendere le loro libertà.  

Nel 1948, Farha, quattordici anni, vive in un villaggio palestinese, dove le tradizioni dicono che le giovani della sua età devono essere già sposate o fidanzate, e che solo i ragazzi possono andare a scuola, mentre Farha vorrebbe studiare in città insieme alla sua amica Farida. Quando Farha sembra aver convinto suo padre ed è vicina a realizzare il suo desiderio, la violenza irrompe nel villaggio. Farha e Farida vengono brutalmente separate. 

Il padre di Farha, per proteggere la figlia, la rinchiude in una cantina vicino casa, promettendole di tornare presto. Farha, bloccata in un vano stretto e buio, aspetta e guarda il mondo esterno attraverso delle fessure, diventando testimone di eventi che la portano lontano dalla sua giovinezza e dai suoi sogni.

Per Darin J. Sallam si tratta dell’esordio alla regia, e anche la protagonista Karam Taher è al debutto come attrice. Nonostante questo, a lei l’arduo compito di interpretare una giovane che a differenza delle altre ragazze della sua città, non vede sé stessa come un oggetto, ma come una persone che come chiunque altro ha diritto a un’istruzione formale. Ha un cuore testardo e uno spirito che la distingue dagli altri, nel bene e nel male. Sono proprio queste qualità che la rendono una protagonista così coinvolgente che ci danno un motivo per seguire il suo viaggio fino alla fine.

 

A Thousand Hours

Svezia, Danimarca, 2021, Regia Carl Moberg Cast Josefine Tvermoes, Anders Manley, Alba August, Kenneth M. Christensen, Anna Asp, Ferdinand Falsen Hiis, Durata 102’

A Thousand Hours è la storia di Anna, del suo sogno di sfondare nel mondo della musica, della sua ricerca dell’amore e di sé stessa. Nella Selezione Ufficiale al Festival del Cinema di Roma un’altra storia al femminile che questa volta proviene dalla scandinava. Il regista, Carl Moberg, che ha esordito nel mondo del cinema nel 2009 lavorando come montatore, produttore e sceneggiatore, dedica il suo primo lungometraggio di finzione a una delle sue più grandi passioni: la musica. “Fin dai miei primi esperimenti cinematografici, la combinazione di immagini e musica è stata per me la parte più emozionante del lavoro di regista – ha raccontato Moberg – E’ naturale quindi che il film parli di questo: dei musicisti e del ruolo che la musica può svolgere nelle nostre vite”. La colonna sonora è affidata a artisti scandinavi emergenti. La trama si focalizza invece sulla storia di Anna: fa parte di una band, ma dopo la morte di uno dei componenti del gruppo entra in crisi. Si avvicina all’unico compagno rimasto, Thomas. Dopo un bacio rubato, decide di allontanarsi da tutto e da tutti. Lascia Copenaghen per trasferirsi a Berlino e cominciare una nuova vita. Un giorno però Thomas ricompare all’improvviso. Il presupposto del film è che la musica trova sempre la sua strada, riuscirà Anna a trovare la sua?

 

Charlotte

Canada, Francia, Belgio, 2021, Regia Éric Warin, Tahir Rana Con le voci di Keira Knightley, Brenda Blethyn, Jim Broadbent, Sam Claflin, Eddie Marsan, Helen McCrory Durata 92’

C’è Keira Knightley a dare voce a Charlotte, la piccola protagonista dell’ultimo film di animazione di Erin Warin e Tahir Ranall, presentato nella Selezione Ufficiale alla Festa del Cinema di Roma. Un progetto in 2D con l’ambizione di raccontare una pagina di storia riproposta più e più volte sul grande schermo sotto una chiave diversa: quella dell’arte, quella del pennello di una bambina. La pellicola si basa sulla storia vera dell’artista ebrea tedesca Charlotte Salomon, che diventa maggiorenne alla vigilia della Seconda Guerra Mondiale, e si ispira alla sua serie di dipinti autobiografici “Vita? o teatro?”

È un film d’animazione, ma è diretto più agli adulti che ai bambini: tratta tempi come la depressione, il suicidio, il genocidio. 

Charlotte è dotata di una sfrenata fantasia e di un grande talento, sogna di diventare un’artista. Il suo primo amore rafforza la sua determinazione. Ma il mondo intorno a lei cambia rapidamente e pericolosamente, scombinando i suoi progetti. Quando le politiche antisemite iniziano a fomentare la violenza delle masse, Charlotte lascia Berlino per la sicurezza della Francia, dove ricomincia a dipingere e trova un nuovo amore. Ma il suo lavoro viene ancora interrotto, stavolta da una tragedia familiare che svela un oscuro segreto. Charlotte troverà la salvezza nella monumentale impresa di dipingere la storia della sua vita.

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