IN QUESTA PAGINA:
- Tutto su Cyrano, il film di Joe Wright con Peter Dinklage e Haley Bennett
- Oggi l’Incontro ravvicinato con Joe Wright
- Tutto su Les Jeunes Amants, il film di Carine Tardieu con Fanny Ardant e Melvil Poupaud
CYRANO
Canada/Stati Uniti 2021 Regia Joe Wright, Interpreti Peter Dinklage, Haley Bennett, Kelvin Harrison Jr., Ben Mendelsohn, Durata 124’
«Normalmente Cyrano è interpretato da un attore molto affascinante con un grosso naso di gomma sulla faccia – ha puntualizzato il regista Joe Wright – così, per quanto noi possiamo sospendere la nostra incredulità, sappiamo che il protagonista alla fine della sua performance si toglie il naso finto e può andare al pub, tornando a essere un bell’attore. Mentre con Pete sai che lui è così com’è anche nella vita e nella sua piccola statura c’è un’anima gigante». La rivoluzionaria idea alla base di questa nuova versione cinematografica del classico Cyrano de Bergerac, scritto nel 1897 da Edmond Rostand, è stata proprio l’abbandonare il classico nasone del testo originale, affidando la parte al piccolo ma grandissimo Peter Dinklage, l’amato Tyrion Lannister del Trono di Spade, attore affetto dalla particolare forma di nanismo nota come acondroplasia. Con Haley Bennett nel ruolo della bella Roxanne e Kelvin Harrison Jr. in quello dell’affascinante ma incolto cadetto Christian, che Cyrano aiuta scrivendo per lui le poesie che colpiscono il cuore di Roxanne.
«Ero uno di quei ragazzi che si sentivano strani, diversi e indegni di amore, quindi mi sono sempre sentito vicino a Cyrano, che è una storia sul bisogno umano di connessione e su come spesso non riusciamo a connetterci con altre persone. Forse questo film può aiutare a esprimere un mio convincimento profondo, cioè che nonostante tutto siamo tutti molto più simili di quanto possa apparire».
Il film è basato sul musical andato in scena off-Broadway nel 2018 scritto e diretto da Erica Schmidt e la stessa Schmidt ha anche scritto la sceneggiatura del film, dopo aver reinventato a teatro il Cyrano affetto da nanismo chiamando suo marito Peter Dinklage per il ruolo di protagonista. Prima di Dinklage sono state innumerevoli le interpretazioni di Cyrano, a partire da quando è andato in scena per la prima volta a Parigi nel 1897, interpretato con grande successo da Benoît-Constant Coquelin. Tra i precedenti interpreti del tormentato poeta spadaccino ricordiamo Sir Antony Sher, Robert Lindsay, Gerard Depardieu e Kevin Kline, mentre José Ferrer ha vinto un Oscar per il suo ruolo in Cyrano de Bergerac (1950) di Michael Gordon. Si ricorda anche il caso di James McAvoy che, nel 2019, non ha indossato il naso prostetico nel Cyrano messo in scena al Playhouse Theatre di Londra.
OGGI PER WRIGHT L’INCONTRO RAVVICINATO CON ANTONIO MONDA
Protagonista oggi di un Incontro Ravvicinato con il pubblico della Festa del Cinema, Joe Wright è nato al Londra nel 1972 da una famiglia di burattinai, cresce nel teatro fondato dai suoi genitori a Londra, il Little Angel Theatre. Il suo esordio cinematografico risale al 2005 con Orgoglio e Pregiudizio, trasposizione del romanzo di Jane Austen, il film è nominato a quattro Oscar, cinque BAFTA e due Golden Globe ed è interpretato da Keira Knightley, attrice con cui Wright instaura un lungo sodalizio.
Il suo secondo film, Espiazione (2007) è basato su un racconto di Ian McEwan, è ancora interpretato da Keira Knightley e riceve sei candidature agli Oscar, vincendo quello per la migliore colonna sonora e tredici nomination ai BAFTA, vincendo come miglior film e migliore scenografia. Ottiene inoltre sette nomination ai Golden Globe, vincendone due, tra cui quello al miglior film drammatico. Nel 2011, su sceneggiatura di Tom Stoppard, Wright porta al cinema Anna Karenina, sempre con Keira Knightley, qui affiancata da Jude Law. Il film è nominato a sei BAFTA e quattro Oscar e ottiene in entrambi i casi il premio per i migliori costumi. Nel 2017 Wright dirige L’ora più buia, sulle vicende del primo ministro britannico Winston Churchill agli inizi della seconda guerra mondiale, con una magistrale interpretazione di Gary Oldman (premiato con l’Oscar), mentre nel 2021 firma per Netflix il thriller La donna alla finestra, con Amy Adams e Gary Oldman.
Di Oscar Cosulich
LES JEUNES AMANTS
Francia, Belgio, 2021, Regia Carine Tardieu Cast Fanny Ardant, Melvil Poupaud, Cécile de France, Florence Loiret-Caille, Sharif Andura, Sarah Henochsberg Durata 112’
“Può una storia d’amore a 70 anni essere intensa come a 18, 20 o a 30 anni?” Questa è la domanda che si pone il film Les Jeunes Amants di Carine Tardieu, una delle ventidue registe che presentano i loro film alla Festa del Cinema di Roma, segno di un’edizione che vuole essere sempre più al femminile. A cercare di dare una risposta a questa domanda saranno i due protagonisti: Fanny Ardant e Melvil Poupaud.
Il film, girato interamente in pandemia, racconta la storia di Shauna (Fanny Ardant), una donna di settanta anni dal carattere indipendente e dall’aspetto raffinato. È un ex architetto ora in pensione, che negli anni ha deciso di mettere in pausa la sua vita sentimentale, ignorando qualsiasi relazione di questo tipo, fino a quando non si imbatte in Pierre (Melvil Poupaud), un uomo di 45 anni che lavora come medico. I due si erano già conosciuti quindici anni prima, l’amarcord è immediato, ma Pierre oggi è sposato con figli.
Nonostante il tentativo di porre un freno ai loro sentimenti, i due riprendono a frequentarsi. E mentre la vita familiare di Pierre va presto a rotoli, Shauna lotta con emozioni e sentimenti che credeva appartenessero ormai al passato.
Fanny Ardant, che ha la stessa età e lo stesso, o più, fascino della protagonista, torna alla Festa del Cinema di Roma che nel 2019 le aveva portato fortuna: grazie al film che presentò allora, La Belle Epoque, vinse il suo secondo premio Cesar. Non c’è due senza tre!?
Di Maria Teresa Squillaci