Marina Cicogna – La vita e tutto il resto

Italia, Francia, 2021, Regia Andrea Bettinetti, Durata 79’

La Festa di Roma 2021 celebra il cinema al femminile, e in un’edizione in cui l’immagine simbolo è Uma Thurman e sullo schermo ci sono i film di 22 registe, non poteva mancare un documentario su Marina Cicogna, la prima produttrice donna quando la macchina del cinema era guidata solo da uomini. Fu lei a imporsi in quel mondo esclusivamente maschile alla fine degli anni ’60. Il documentario racconta un’icona indiscussa di stile e creatività, in un viaggio intimo tra Roma, Milano e Venezia, arricchito da preziose interviste agli amici più cari. Perché per lei il cinema è nato come passione e poi è diventato professione. Protagonista degli anni della Dolce Vita, era amica di Maria Callas e Gianni Agnelli, Greta Garbo e molti altri divi di Hollywood. Non è stato facile farsi largo come giovane produttrice, il documentario ripercorre l’infanzia (il nonno, Giuseppe Volpi, era governatore della Tripolitania, nonché fondatore della Mostra del cinema di Venezia), gli esordi, fino ai grandi successi. Se non ci fosse stato il suo istinto, non avremmo mai visto Belle du Jour, Metti una sera a cena o Indagine di un cittadino al di sopra di ogni sospetto, con cui vinse il Premio Oscar per il Miglior Film Straniero e per la Migliore Sceneggiatura nel 1971. Senza di lei non avremmo conosciuto Florinda Bolkan, che è stata per lungo tempo anche la sua compagna. Ma a conquistare il regista Andrea Bettinetti sono stati soprattutto «Il suo guardo arguto sul mondo e la sua personalità fuori da ogni schema».

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