Il giorno di Quentin Tarantino

Il premio alla carriera a Quentin Tarantino celebra l’arte del regista, sceneggiatore, produttore, attore e scrittore che negli ultimi decenni ha saputo creare un mondo cinematografico al tempo stesso personalissimo e debitore a tutta la storia del cinema, diventando esso stesso icona del proprio stile e creando numerosi epigoni non a caso definiti “tarantiniani”.

Quentin Tarantino omaggiato dal Premio alla Carriera, sarà protagonista di un Incontro Ravvicinato durante il quale dialogherà con il pubblico della Festa e presenterà alcune sequenze cult del cinema italiano che ne hanno formato l’immaginario. Il cinema di Tarantino è costruito su sceneggiature imprevedibili, messe in scena con una irresistibile foga visiva e dialoghi serrati ai limiti del surreale frutto del suo talento affabulatorio. Un talento il suo coltivato fin da adolescente: cinefilo militante, nonché appassionato fruitore della cultura pop americana, Tarantino nasce a Knoxville, Tennessee, nel 1963 e a diciassette anni lascia la scuola per iscriversi a un corso di recitazione, pagando le rette con i guadagni di lavoretti saltuari. Nel 1985 inizia a lavorare in un videonoleggio e a scrivere le sue prime sceneggiature. Proprio in videoteca, dove approfitta per divorare cinema di ogni sorta, coltivando la sua predilezione per i film di genere, compresi quelli dei più oscuri registi del nostro paese, trascorrendo le giornate a consigliare film agli interdetti clienti del negozio, Tarantino lavora alla sua prima sceneggiatura: Una vita al massimo, divenuta il film diretto da Tony Scott. In quel periodo conosce il regista e produttore Roger Avary e grazie a lui esordisce come regista nel 1992 con Le iene, realizzato con pochissimi mezzi ma con un cast stellare (Harvey Keitel, Tim Roth, Steve Buscemi, Michael Madsen); presentato per la prima volta al Sundance Film Festival, viene subito considerato dalla critica come un’opera rivoluzionaria. Nel 1994 la giuria di Cannes presieduta da Clint Eastwood assegna a Pulp Fiction, sua opera seconda, la Palma d’oro del Festival. Per il regista è la consacrazione: il film, a fronte di sette nomination, vince l’Oscar per la migliore sceneggiatura originale. Con le sue opere successive: Jackie Brown, Kill Bill: Volume 1 e 2, Bastardi senza gloria, Django Unchained, The Hateful Eight e C’era una volta a… Hollywood (diventato quest’ultimo anche un romanzo che ne espande l’universo) Tarantino è ormai è entrato nel mito, mentre i suoi film, ormai parte integrante della cultura popolare, hanno ispirato e influenzato il mondo della pubblicità, della moda e del marketing e ridefinito il linguaggio cinematografico e televisivo.

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