La forza della squadra

Sono tre, certo. Ma sono anche cinque. Addirittura dieci, forse una ventina. Il fatto è che sono – anzi siamo – plurali. Siamo la squadra del Taormina Film Fest edizione 67. Appassionati, diversi, impegnati e sempre alla ricerca di ciò che ci sembra più giusto per rendere onore a questo grande Festival dalla lunga e gloriosa storia.

La nostra avventura inizia qualche mese fa all’insegna della fiducia e dell’amicizia, si snoda attraverso innumerevoli incontri on line, tutti i giorni a tutte le ore. Lo dico semplicemente: non è stato facile costruire il festival quest’anno per ragioni più che ovvie. Però è stato bello, bellissimo.

Goal segnati e delusioni, grandi passi in avanti e inadeguatezze, limiti e grandi talenti. Tutti gli ingredienti di una squadra che vede mano a mano realizzare i propri sogni grazie alla fatica di tutti, uno per uno. E, sia detto in totale controtendenza rispetto all’individualismo imperante, grazie alla volontà comune di abbracciare le capacità ma anche i limiti di ciascuno di noi.

Che c’entra questo con la realizzazione di un festival?

Molto, moltissimo perché niente di ciò che sta accadendo sarebbe stato possibile senza questa specie di abbraccio. Insomma, Taormina è una realtà unica nel suo genere, davanti e dietro le quinte del Teatro Antico.

C’è un film che amo, Sully di Clint Eastwood, che racconta sì la vicenda travagliata di un eroe ma che, dal mio personale punto di vista, è soprattutto la storia di un salvataggio riuscito per un’unica ragione: una squadra intera ha lavorato bene con l’apporto di tutti, nessuno escluso.

Come su un set, come nella vita, come al Taormina Film Fest.

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