Salvatore Esposito presenta “Lo Sciamano”, il suo primo romanzo

Tutti conoscono Salvatore Esposito per essere stato il protagonista di una delle serie italiane più famose: Gomorra. Per questo motivo tutti si chiedono come mai abbia deciso di attuare questa svolta; la risposta è che in realtà una svolta non è. Durante la conferenza al film festival di Taormina presso Casa Cuseni Esposito ha svelato di avere da sempre la volontà di cimentarsi in questo nuovo ramo artistico. L’Esposito scrittore, infatti, nasce già tempo fa, quando – racconta – da bambino si immergeva tra fumetti e libri. Più in là la passione si trasforma in qualcosa di più; Esposito comincia attraverso la scrittura a costruire i personaggi che avrebbe voluto interpretare e le sceneggiature che immaginava.

La carriera d’attore lo porta ad interpretarli ma non lontano dal desiderio di dare vita ad un libro tutto suo.

Un’occasione – emerge durante l’incontro – per allontanarsi dal personaggio di Genny Savastano con cui spesso il pubblico lo identifica e per raccontare da una prospettiva diametralmente opposta la realtà criminale. Il protagonista de Lo Sciamano – Cristian – è un noto profiler dall’infallibile intuito che riesce a “vedere cose che gli altri non vedono”, applicando le basi teoriche della criminologia ai delitti più violenti che gli si presentano davanti.

Durante l’evento – condotto da Francesco Alò, direttore artistico del festival siciliano – l’autore non lascia emergere molto sulla trama del libro – come si dice “non fa spoiler” – ma tante suggestioni sulle atmosfere in cui si cala il protagonista. La storia infatti, nata a Chicago durante le riprese della quarta stagione di Fargo, città che emana lo stesso mistero di Gotham City, città dei fumetti di Batman e Joker, a cui lui stesso dice di essersi ispirato, si dipana poi in un viaggio dai molti colpi di scena.

L’elemento enigmatico non rimane però confinato al contesto. Negli eventi la percezione del paranormale è sempre dietro l’angolo e coinvolgerà il protagonista in tutte le fasi del racconto, senza però scadere nel clichè. Esposito stesso infatti dichiara la sua volontà di non astrarsi troppo dalla realtà e di non voler replicare opere come il Signore degli Anelli, ma di rimanere molto ancorato al vero nonostante tutto.

Matteo Mangano-Martina Galletta

(Redazione di UniVersoMe)

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