Salviamo gli elefanti: il corto in anteprima al Taormina Film Fest

Solitamente si tende sempre a considerare nel cinema solamente i lungometraggi come i “veri film”: così facendo spesso i corti vengono dimenticati o comunque poco considerati.

Quest’anno al Taormina Film Fest, però, si è volta l’attenzione anche a queste più che rilevanti manifestazioni cinematografiche, con la proiezione di tre corti d’avanguardia di tre registi emergenti: Davide Vigore, Fabrizio Sergi e Giovanna Bragna Sonnino. Questi affrontano tematiche molto importanti nella società italiana attuale, ovvero l’immigrazione e l’integrazione.

Per quanto riguarda “Salviamo gli elefanti”, questo corto è stato proiettato in anteprima al festival e acclamato con una moltitudine di applausi da parte del suo primo pubblico. Il corto, nonostante la breve durata, è denso di significato e rappresenta aspetti significativi della società siciliana (le vicende si svolgono nella città di Catania).

I due protagonisti sono Agata, interpretata da Lucia Sardo, donna ignorante e con una mentalità molto chiusa, e Orlando, interpretato da Toti Vasques, bambino di origini italiane nato a Nairobi. Orlando è in vacanza con la sua famiglia e nella confusione del mercato del pesce si perde. Sarà Agata a proteggerlo e a portarlo con sé; i due sono molto diversi e questo porta a una impossibilità di incomprensione tanto verbale quanto culturale.

Orlando ama gli animali, è un bambino molto intelligente, vive in una famiglia normale. Agata vive in un substrato sociale completamente diverso: parla prevalentemente in dialetto, non riuscendo a parlare bene l’italiano, è molto diffidente nei confronti degli animali; lavora come donna delle pulizie.

Nonostante i contrasti iniziali, alla fine i due riusciranno ad imparare l’uno dall’altro.

Oltre alle tematiche affrontate, ciò che rende il corto così unico è l’attenzione data ai particolari: il mercato del pesce, le riprese di Villa Bellini, ma anche la scelta del sonoro.

Come musica ,infatti, viene anche utilizzata una traccia de “Lo schiaccianoci” di Petr ll’ic Cajkovskij: questa è una scelta sicuramente peculiare, ma che da un tocco in più a questo corto.

“Salviamo gli elefanti” porta una certa innovazione nel mondo dei cortometraggi: racconta le vicende di una Catania povera, di una donna che , come molte altre, è invisibile nella società. Qui il tema delle differenze socio-culturali porta all’integrazione, alla comprensione del diverso: l’essere umano è sempre portato a temere il diverso, ma è proprio da esso che si andrà ad imparare ed ad ampliare le proprie vedute.

(A cura di UniVersoMe. Testata giornalistica dell’Università di Messina)

Add to Collection

No Collections

Here you'll find all collections you've created before.