Cronache dal Festival

Dopo le anteprime dedicate al nuovo cinema italiano, al Taormina Film Fest è giunto il momento dei grandi blockbuster anglosassoni. Peter Rabbit 2 e il delicato, sorprendente Dream Horse sono stati la proposta al Teatro Antico, nell’ambito del TFF, in attesa che sabato, la chiusura della rassegna sia nel segno dell’attesissimo Black Widow, in contemporanea con l’uscita delle sale USA.

Come di consueto, la proiezione è stata preceduta da un momento dedicato al racconto della giornata del Festival, con i tre direttori (Francesco Alò, Alessandra De Luca, Federico Pontiggia) sul palco, ad accogliere, tra gli altri, il fumettista Simone Bianchi, protagonista nel pomeriggio di un incontro sul tema del rapporto (sempre più stretto) tra cinema e comics, al quale ha preso parte anche Luca Raffaelli.

Nell’introduzione alla serata c’è stato anche spazio per un videomessaggio di Daniel Brühl. L’attore, al suo esordio da regista con Next Door, in concorso, e del quale è anche protagonista, non è potuto essere presente e ha affidato ad una clip il suo saluto al Festival, ricordando quella volta in cui, nel 2004, calcato il palco taorminese per presentare insieme a Maggie Smith e Judi Dench il film Ladies in Lavender.

Le immagini del coniglio Peter, ormai adottato dalle famiglie inglesi, e che contende a Harry Potter lo scettro di personaggio più amato tra i giovani britannici, hanno poi avvolto con la loro magia lo straordinario scenario delle proiezioni serali.

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