Cronache dal Festival

Dalle atmosfere horror italiane di A classic horror story alle fragranze floreali francesi di La signora delle rose, la quinta giornata del TFF si è distinta per la varietà dei generi.

L’atteso film Netflix con protagonista Matilda Lutz, diretto da Roberto De Feo e Paolo Strippoli, ha esordito in mattinata, al termine della proiezione, con un lungo e caloroso applauso alla presenza dell’attrice, dei registi e degli sceneggiatori, protagonisti, successivamente, anche della serata al Teatro Antico condotta da Paola Perego. 

Per celebrare lo stile e il talento interpretativo, ieri sera Matilda Lutz è stata premiata anche con il ‘Premio Wella’ assegnatole da Salvatore Clemensi, direttore artistico per Wella: “Matilda rappresenta pienamente Wella e la sua visione di donna con personalità, carattere e ricca di mille sfumature”, ha spiegato.

Dalle gesta coraggiose della Lutz mostrate nei boschi della Calabria in “A classic horror story”, alla determinazione di un’altro grande personaggio femminile, quello impersonato da Catherine Frot nella deliziosa commedia diretta da Pierre Pinaud che ha trasportato il pubblico tra gli odori e i colori dei roseti francesi. Divertente e commovente l’interpretazione dell’acclamata attrice parigina nei panni di una coltivatrice di rose sull’orlo della bancarotta, disposta a tutto pur di non vendere la sua azienda familiare alla concorrenza. La salvezza non arriva dal cielo, ma dalla sua assistente che trova tre persone, assolutamente a digiuno di come si coltivino le rose, ma che come i fiori hanno bisogno di sbocciare nuovamente.

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