Cuzzocrea, rettore UniMessina: “Formiamo i professionisti di domani”

Il team di Ciak al 67mo Taormina Film Festival ha avuto un supporto importante grazie alla collaborazione siglata con l’Università di Messina, che ha permesso ad alcuni studenti del corso di Discipline dello Spettacolo di seguire il festival e di scrivere sul daily realizzato da Ciak.

Abbiamo parlato con il rettore dell’Università di Messina per conoscere le prospettive future dell’ateneo nei confronti delle discipline cinematografiche

Magnifico, cosa prevede l’Università di Messina per coloro che vogliono studiare cinema? 

“L’Ateneo ha attivato un Corso di laurea triennale in Discipline delle Arti, della Musica e dello Spettacolo, che prepara figure professionali per attività riguardanti l’animazione, la progettazione e la realizzazione di eventi teatrali, cinematografici, artistico-visivi, e multimediali. Il corso mira all’approfondimento delle competenze più tradizionalmente connesse all’elaborazione artistica, alla drammaturgia, alle attività performative legate all’uso di uno specifico mezzo espressivo (cinema, video, fotografia, televisione). A queste competenze teoriche, si affiancano laboratori dedicati alle pratiche performative artistiche nel campo attoriale e del filmmaking. Ed è in questo senso, che alla cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico 2019-2020, l’ultima prima dell’emergenza, abbiamo reso omaggio a Pupi Avati, invitandolo a essere l’ospite d’onore, perché prezioso e imprescindibile punto di riferimento per il cinema italiano. Siamo stati davvero onorati di accoglierlo a Messina e farlo conoscere più da vicino ai nostri studenti. L’Ateneo, inoltre, da sempre è vicino al mondo dello spettacolo e della cultura in generale, lo testimonia il fatto che ha più volte reso omaggio a immensi artisti come Riccardo Muti, Emma Dante e Peppuccio Tornatore”.

L’ateneo messinese, anche quest’ anno, ha partecipato a festival importanti come il Taormina FilmFest, dando la possibilità agli studenti di seguire masterclass ed essere coinvolti in prima persona un grande evento…

“La nostra Università è attenta e parte sinergica sul territorio, pronta a collaborare con quelle realtà prestigiose che creano cultura e valore. Il Taormina FilmFest è un evento che ormai appartiene alla storia del nostro Paese e che ha dato la possibilità agli studenti dell’Università di Messina di arricchire la loro formazione. I nostri ragazzi, inoltre, hanno collaborato con tutte le edizioni di Taobuk e con il Festival Horcinus Orca, effettuando tirocini formativi e in diverse occasioni sono stati inviati a Sanremo a seguire il Festival, realizzando interviste per la testata degli studenti di Ateneo”.

Grazie ad una partnership con Ciak, i vostri studenti seguiranno il festival come fossero ‘critici cinematografici’: secondo lei qual è il valore aggiunto di queste esperienze?

Siamo sempre più coscienti che l’attività didattica trovi il suo completamento nell’incontro con il mondo del lavoro. A Taormina, quindi, i ragazzi hanno avuto l’opportunità, grazie alla vostra autorevole testata, di stare vicino a importanti protagonisti del cinema e capire meglio come funziona questo mondo”.

Spesso si dice che è difficile ‘vivere’ lavorando solo nel cinema: cosa pensa che possano fare le Università per incentivare questo tipo di professioni e renderle più appetibili nel mercato del lavoro?

“Penso che le università debbano essere sempre più aperte non solo a corsi di laurea e master indirizzati alle nuove professioni, ma anche verso quelle che oggi possono apparire ‘appannate’ o risentono della crisi. Un ruolo importante per gli atenei è quello di fare comprendere che l’arte in Italia vale tanto quanto altre attività e genera innovazione, nuove forme e linguaggi. Siamo il Paese di Dante, di Leonardo, di Verdi e Fellini, eppure da anni consideriamo la cultura solo un’appendice. Dobbiamo ridarne centralità e la centralità si riacquista anche con la formazione solida e cosmopolita degli studenti che saranno i professionisti di domani”.

L’ateneo messinese ha un forte rapporto col territorio sia in città che in provincia e il Taormina FilmFest è un esempio: quali sono i prossimi progetti in campo?

“Per il futuro immaginiamo di sottoscrivere convenzioni anche fuori dal territorio, in particolare stiamo studiando eventuali collaborazioni che potrebbero vedere protagonisti i nostri studenti anche al Festival del Cinema di Berlino o alla Mostra d’Arte cinematografica di Venezia”.

Qual è il suo rapporto col cinema?

“Quando posso mi piace guardare film. Sono un grande appassionato di 007. Ho visto e rivisto tutta la saga di James Bond, dal mitico Sean Connery, ma anche gli interpreti più moderni: reputo che Daniel Craig abbia dato anche un’immagine nuova al personaggio”.

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