Donne e cinema: qualcosa sta cambiando

Da qualche anno le donne stanno compiendo una vera rivoluzione, anche nel campo del cinema e dello spettacolo.
Se ne è parlato anche al Taormina Film Fest, in un incontro alla Casa Cuseni al quale hanno preso parte Francesca Calvelli, celebre montatrice e giurata del festival, la produttrice Tilde Corsi, le giornaliste Alessandra De Luca (direttore del Taormina Film Fest) e Miriam Mauti, la regista Susanna Nicchiarelli (presidente della giuria del Festival), l’attrice Pina Turco, la manager cinematografica e televisiva Cecilia Valmarana ed Emanuela Volpe. 

Al centro del dibattito, il cambiamento del perimetro del racconto cinematografico grazie all’aumento delle regie al femminile, non solo in Italia, grazie al lavoro del doppio premio Oscar Chole Zao, delle candidate Emerald Fennell ed anche di Talja Lavie, autrice del film Honeymood, in concorso al 67esimo Taormina Film Fest. 

La regia è uno sguardo, un talento, ma – è stato sottolineato –  in un mondo dominato da maschi l’impronta femminile non riesce ad emergere. Pasolini stesso spiegò che la donna dello spettacolo viene considerata come un oggetto dotato di occhiolini e sorrisetti maliziosi, in modo da attrarre il pubblico maschile e quando c’è bisogno di un “ruolo da intellettuale” viene chiamato un uomo, dato che della donna vengono considerate soprattutto le belle gambe o, appunto, il sorriso. Un approccio che nel mondo del cinema – e stato ricordato da molte relatrici, ancora esiste, e viene spesso chiesto a una donna di essere “qualcosa e non qualcuno. E fatica ad affermarsi l’dea che l’essere donna non vuol dire essere madre, casalinga o maestra ma vuol dire essere ciò che ci si sente di essere”. 

Eppure, il linguaggio sta cambiando, in particolare nel cinema, e si sta conformando a questa rivoluzione, grazie anche all’onda lunga di movimenti come il me too. 

Tra gli altri argomenti toccati, quelli legati a due interrogativi: “Esiste la battaglia tra uomo e donna nel mondo dello spettacolo?”. E ancora: “Esistono le differenze?”. La conferma della realtà di questi contrasti e di queste differenze è stata sottolineata, assieme alla presa d’atto che comunque il linguaggio si va evolvendo, e che la rivoluzione si va compiendo innanzi tutto tra le donne stesse, che con le loro voci e il loro piccoli atti di ribellione, cambiano non solo il mondo dello spettacolo ma la società stessa. Un cambiamento accentuato tra i giovanissimi e specialmente sui social, divenuti un utile mezzo di diffusione del messaggio di uguaglianza tra i sessi e di promozione di una società più giusta ed eguale. La parità tra i generi, è stata la conclusione, arriverà quando finalmente anche la donna sarà riconosciuta non solo per il suo aspetto, ma anche per la sua mente e la sua anima.

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