Lolita Chammah, dalla Francia a Caravaggio

Continuiamo a conoscere i componenti della giuria del 67mo Taormina Film Festival. Oggi è la volta di Lolita Chammah, attrice francese e figlia d’arte. La mamma è infatti Isabelle Huppert e l’esordio certificato di Lolita è proprio in uno dei film più celebri della genitrice, Un affare di donne, di Claude Chabrol, quando aveva appena cinque anni. La carriera è poi proseguita speditamente e prossimamente la vedremo in L’ombra di Caravaggio, il film su Michelangelo Merisi a lungo inseguito da Michele Placido che l’attore e regista è finalmente riuscito a realizzare.

Come le sembra il concorso di questo 67mo Taormina Film Festival?

È una selezione molto interessante, i film scelti dalla direzione artistica, che vengono da tutto il mondo, dalla Cina, Israele, Germania, sono di ottimo livello.

Non è la prima volta che si trova nei panni di giurata. Cosa rende questa esperienza ogni volta interessante?

Il fatto di poter scoprire del cinema che magari non avrei incontrato, film che magari in Francia non sarebbero mai usciti e che invece possono essere delle sorprese piacevoli. Poi c’è la responsabilità di giudicare l’opera di un regista, e infine la possibilità di poter incontrare altre persone che lavorano nel cinema.

In quest’occasione ha potuto lavorare con tre grandi professionisti del nostro cinema, Susanna Nicchiarelli, Francesca Calvelli e Nicola Guaglianone. Come si è trovata con loro?

Molto bene, di Susanna avevo visto Nico, 1988, che mi era piaciuto tanto, credo sia una cineasta importante per il cinema italiano, che oltretutto conosco bene. E poi andiamo d’accordo, siamo tutti orientati nella stessa direzione.

Com’è stato lavorare con Michele Placido sul set de L’ombra di Caravaggio?

È stata  una bellissima esperienza, è il primo film che ho girato in Italia, sarà un film molto importante. Il centro del film è Riccardo Scamarcio che interpreta Caravaggio, nel cast ci sono anche Louis Garrel, Isabelle Huppert, è una coproduzione internazionale, il mio personaggio è Anna Bianchini, una donna realmente esistita, era una prostituta romana amante di Caravaggio e che lui dipinse. Sarà un film molto intenso. Abbiamo girato a Cinecittà a Roma, e poi anche a Napoli. Spero sia l’inizio della mia storia con il cinema italiano.

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