Pappalardo (Enit): ”Il cinema illumina i luoghi”

Per il daily della rivista Ciak dedicato al Taormina Film Fest abbiamo intervistato Sandro Pappalardo ex assessore al turismo della giunta Musumeci ed attuale Amministratore delegato di Enit, che ha stanziato fondi per Sicilia Film Commission in modo da incentivare i produttori cinematografici ad investire per i loro film proprio nel territorio siciliano.

Intervista di Angelica Rocca*

D: Il festival di Taormina è una delle più antiche rassegne cinematografiche. Come si è legata la sua storia a questa del territorio, così affascinante e ricco di bellezze naturali e costruite dagli uomini nel corso dei secoli?

R: “Il Festival del cinema rappresenta una realtà che ha dato sempre lustro alla regione siciliana, ai suoi territori e alle sue bellezze perché ha permesso tramite delle riprese video di far conoscere il fantastico teatro di Taormina. E’ ovvio che il cinema è molto importante sotto il profilo turistico”.

D: La Palermo aristocratica e decadente del Gattopardo di Visconti, la Bagheria contadina di Tornatore, i paesani ficcanaso di Divorzio all’italiana di Germi (girato nel ragusano) e addirittura il teatro antico di Taormina nel “tragicomico” La dea dell’amore di Woody Allen. Perché la Sicilia con i suoi panorami e le sue tradizioni si presta bene ad essere raccontata da grandi cineasti? Cos’ha di così speciale?

R: “La Sicilia ha questo dono naturale di essere un perfetto palcoscenico per qualsiasi tipologia di film. Parliamo di territori che sono patria dell’arte barocca fino a giungere alle spiagge. Abbiamo città importantissime con monumenti architettonici e storici di gran valore culturale. Potremmo fare un elenco lunghissimo di film girati nella nostra regione proprio perché ci sono delle porzioni di territorio che ben si sposano con le esigenze di un regista”.

Quanto l’immaginario cinematografico ha diffuso il nome, le bellezze paesaggistiche e culturali della Sicilia nel mondo? Ci sono film che più di altri hanno incoraggiato gli stranieri a visitarla?

“Grazie al cinema si vengono a conoscere porzioni di territorio che divengono poi mete turistiche. Si accende il desiderio dello spettatore di andare a visitare i territori, basti vedere cosa è successo nel ragusano con una famosissima serie che tutti conosciamo”.

E film che invece hanno scoraggiato il turismo?

“Non abbiamo contezza di questo. I film girati in Sicilia hanno sempre portato un valore aggiunto dal punto di vista turistico. Non ritengo ci siano film che possano aver creato un desiderio di non venire. Infatti i territori che sono sempre raccontati dai film girati nella regione poi ricevono negli anni successivi un maggior numero di visitatori”.

Alcune pellicole restituiscono un’immagine stereotipata e poco lusinghiera della Sicilia e dei siciliani. Penso alla trilogia de Il padrino, che alla sua uscita nelle sale scatenò l’indignazione degli immigrati italiani in America. Allo stesso tempo però l’occhio di Coppola rende giustizia a luoghi meravigliosi come la campagna corleonese, il teatro massimo di Palermo e tanti altri. Lei cosa pensa di queste controversie?

“Sicuramente questo film accese l’indignazione di qualcuno però è stato comunque un modo per far conoscere quei territori che hanno tantissimo da raccontare dal punto di vista culturale, paesaggistico. In Sicilia ogni posto ha una propria caratteristica. Non esiste un borgo siciliano che non valga la pena di essere visitato. La Sicilia ha la fortuna di non essere solo spiagge ma anche beni culturali, Etna, catene montuose e parchi; in particolar modo abbiamo parchi conosciuti in tutto il mondo. La Sicilia asseconda le esigenze di qualsiasi tipologia di turismo; spesso si pensa la Sicilia sia solo spiagge ma c’è anche altro come per esempio i teatri antichi quali Taormina e Siracusa, o ancora Selinunte e Segesta e la Valle dei Templi”.

Al Pacino e Sandro Citti nella scena de Il Padrino 2 girata al Bar Vitelli di Savoca, a pochi chilometri da Taormina

Cinema e turismo dovrebbero essere il fiore all’occhiello dell’economia italiana… Secondo lei si scommette abbastanza o si può fare qualcosa di più? Quali sono stati i suoi interventi in passato per aiutare questi settori?

“È tutto sempre migliorabile, non abbiamo mai un contenitore troppo pieno; bisogna continuare a credere e a investire in questo. Si è fatto tantissimo sia come governo della regione siciliana, ma anche a livello nazionale. Ritengo ci sia l’attenzione adeguata da parte del governo siciliano verso questi settori. Noi attraverso la sicilia Film Commision abbiamo seguito il più possibile chi volesse girare un film nella regione siciliana, aiutando a facilitare il percorso. Infatti abbiamo sempre ritenuto che il cinema fosse una grande possibilità per la regione: grazie al cinema si fanno conoscere territori che altrimenti resterebbero lontani dall’immaginario”.

*studente della facoltà di Giornalismo dell’Università di Messina.

Add to Collection

No Collections

Here you'll find all collections you've created before.