“La scoperta di nuovi talenti è tra gli obiettivi chiave del Festival” sottolineano i tre direttori: per questo il concorso internazionale, riservato a opere prime e seconde, propone l’action thriller American Murderer del giovane regista newyorkese Matthew Gentile, mentre il britannico Boiling Point, debutto alla regia dell’attore Philip Barantini, ci porta nella frenetica cucina di un ristorante. La femminilità è al centro di Baby Pyramid, esordio della danese Cecilie McNair, dramma psicologico sul tema della fertilità, e sempre una donna è la risoluta protagonista del western The Drover’s Wife – The legend of Molly Johnson scritto, diretto e interpretato da Leah Purcel, australiana di origini aborigene.
L’Italia è in selezione con Le voci sole di Andrea Brusa e Marco Scotuzzi, riflessione sui social media con Giovanni Storti in una veste drammatica e Io e Spotty, secondo film di Cosimo Gomez, con Filippo Scotti, il giovane interprete di È stata la mano di Dio. Ricco il programma di eventi, come l’anteprima mondiale di Italia 1982, una storia azzurra. E alcuni dei campioni del mondiale di Spagna rivivranno sul palco del Teatro Antico i giorni esaltanti di una vittoria trionfale e inaspettata, entrata prepotentemente nell’immaginario collettivo.
