La Sicilia di celluloide. Al TFF il volume tra film, territorio e turismo

Una densa disamina critica del rapporto tra cinema e territorio siciliano è il libro La Sicilia di celluloide. Dall’archeologia dei set al cineturismo (FrancoAngeli, 2022), a cura di Enrico Nicosia (professore associato all’Università degli Studi di Messina, dove insegna Cinema e Turismo), che sarà presentato il 2 luglio al Taormina Film Fest (ore 16 presso la Casa del Cinema), in collaborazione con la Sicilia Film Commission.

Una scena de Il Racconto dei Racconti di Matteo Garrone girata nel “Pirdituri”, labirinto in pietra del castello.

Il volume unisce i contributi di geografi, studiosi di cinema e direttori artistici di festival internazionali e nazionali per riflettere sul legame tra la Sicilia e le attività dell’industria filmica, quindi sul contributo diretto e indiretto che queste ultime possono dare all’economia della regione, e in particolare al turismo. Il cineturismo in Sicilia s’intitola non a caso la prima delle due parti in cui è articolato lo studio. Tutte le nove province siciliane vengono qui approfondite attraverso le analisi degli esperti Stefania Rimini, Giovanni Messina, Leonardo Mercatanti, Gaetano Sabato, Sonia Gambino, Elena Di Blasi, Maurizio Giannone, Alessandro Arangio, Nunziata Messina, Donatella Privitera, Sandro Privitera, Maurizio Zignale e Claudio Gambino.

Si prosegue con la seconda parte, Gli “attori” della filiera, focalizzata sul ruolo giocato dai protagonisti del settore cinematografico che operano in Sicilia. Tra gli altri, Giovanna Santarea pone l’accento sull’importanza dei musei, mentre Teresa Graziano approfondisce l’influenza delle nuove tecnologie e dei social media sulla riconfigurazione dell’esperienza turistica. Un discorso a sé viene dedicato ai festival cinematografici che interessano la regione, come il Salina Doc Fest, il SiciliAmbiente Film Festival, il Catania Film Fest e naturalmente il Taormina Film Fest.

Un’immagine tratta da Salvatore Giuliano di Francesco Rosi (1962).

È lo stesso Enrico Nicosia, assieme a Nicola Tarantino, Direttore della Sicilia Film Commission, ad illustrare l’operato di quest’ultima come ente mediatore le produzioni filmiche e il territorio. Gettando uno sguardo anche sul presente, dove, affermano i co-autori dell’intervento, «il modo di fruire gli audiovisivi sta cambiando e il Covid ha rappresentato una spinta decisiva», imponendo «ai produttori di ripensare l’approccio di mercato, a partire dalle piattaforme di distribuzione, sempre più digitali».

Nicosia e Tarantino guardano comunque con ottimismo allo scenario futuro, nel quale «la Sicilia può essere ancora protagonista sfruttando “la sua vocazione di palcoscenico naturale” e le favorevoli condizioni climatiche che consentono periodi di riprese più lunghi rispetto alle altre regioni». Si scorgono perciò «buone possibilità di sviluppo, da accompagnare con forti azioni di supporto, anche economico, per incentivare i produttori a venire in Sicilia».

La Sicilia di celluloide è infine arricchito dal percorso multimediale formato dalle immagini delle stesse location cinematografiche siciliane citate nei diversi capitoli del libro, visualizzabili col proprio dispositivo mobile a partire dai codici Qr riportati nelle pagine.

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